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Dalla Germania un metodo di calcolo dell'intensità di aiuto delle garanzie (approvato da Bruxelles!)

Fri 9 Nov 2007, 08.20

Nel recente blog sulla posizione dell'AECM sugli aiuti di Stato ai confidi dicevo dell'onerosità della regola del 13% introdotta dal nuovo regime de minimis ex regolamento No 1998/2006: 100.000 euro di credito garantito con qualsiasi forma di supporto pubblico assorbono 13.000 euro del massimale de minimis del beneficiario (su 200.000 euro in 3 anni) a prescindere da durata, ammortamento, rating, premio pagato, ecc. La Commissione può autorizzare un regime di calcolo dell'intensità di aiuto basato sul rischio a valere su altri programmi di incentivazione (non in de minimis). Bene, il 25 settembre 2007 la Commissione ha autorizzato il metodo di calcolo proposto dalla Germania per i programmi di aiuto regionale agli investimenti in regime di block exemption ai sensi del Regolamento 1648/2006. Trovate i dettagli su questa lettera della Commissione con cui si comunica l'approvazione del metodo di calcolo.
Cerco di riassumere i punti centrali:
Il metodo tedesco genera un basso assorbimento: per un mutuo a 10 anni a un'impresa con PD a un anno del 4,5% e tasso di recupero del 20%, premio annuo dell'1%, si ottiene un'equivalente sovvenzione del 3,46% del garantito.
Buone notizie per le Amministrazioni italiane. Farsi autorizzare un metodo dalla Commissione non è un ostacolo insormontabile, e mi sembra che alcune Regioni già siano riuscite a farlo (come mi raccontavano gli amici di Gepafin per la Regione Umbria). Con la nuova Comunicazione UE sulle garanzie la cosa potrebbe complicarsi, ma non sostanzialmente. La Commissione non ha ancora delle ricette standard vincolanti, del resto la materia è nuova anche per le banche. Penso che sia una buona occasione per prendere iniziativa a livello nazionale: non ha senso che 20 regioni si facciano autorizzare 20 metodi diversi con annessi sistemi di rating induttivo, ecc. Non è la prima volta che penso la seguente cosa (e che la dico): l'attesa ristrutturazione del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI l'occasione giusta per mettere in piedi una piattaforma di rating condivisa da banche, confidi ed enti pubblici, da applicare al calcolo l'elemento di aiuto (il problema di cui sopra), ma soprattutto per controllare in maniera trasparente il rischio di portafoglio e per trasferirlo verso altri riassicuratori, come il FEI.
Abbiamo tempestivamente imparato dalla Germania come fare le lavatrici (negli anni del boom economico) e, più recentemente, come abbassare le aliquote d'imposta sui redditi societari e ridurre la deducibilità degli interessi; potremmo dare un'altra prova di rapido apprendimento anche nei regimi di aiuto basati sulle garanzie.

Luca

Commenti precedenti:

Raffaella (22/11/2007 10.46)

Egregio Prof.,

ho scoperto da poco il suo interessante blog, e mi permetto di scriverLe sull'argomento del 13% che sta creando non poca apprensione in diversi confidi con i quali siamo in contatto.

Leggo con sollievo che Lei proporrebbe una sola richiesta di notifica a livello nazionale e non numerose procedure territoriali per quanto riguarda l'adozione di un metodo di calcolo diverso da quello indicato nel Reg. 1998/2006.

In realtà io mi chiedevo se l'uso di un metodo di calcolo come quelli proposti sia dalla Comun. 2000/C 71/07 sugli Aiuti di Stato sotto forma di Garanzie, che da quella in via di approvazione, possa essere considerato come già accettato dalla Commissione, oppure (visto che è inserito in una Comunicazione e non in un Regolamento), debba affrontare un iter diverso di approvazione.

Grazie e cordiali saluti.

Luca (23/11/2007 11.03)

Cara Raffaella, non ho inteso nel caso che lei pone chi è che valuta la rispondenza del metodo di calcolo alle comunicazioni UE in materia di garanzie: l'ente agevolatore che si autovaluta o la Commissione? Ritengo che il metodo debba essere notificato alla Commissione e da questo approvato. Infatti, le suddette comunicazioni non specificano un procedimento dettagliato, ma pongono soltanto dei criteri generali da rispettare per il calcolo dell'intensità di aiuto.

Saluti a Gorizia (città del nostro collega Michele Bertoni)

Raffaella (26/11/2007 08.35)

La ringrazio molto per aver trovato il tempo di rispondere.

Raffaella.