Commenti precedenti:
sapio (07/11/2007 16.10) n/a
Per valutare bene la convenienza occorre un modello di prezzo. Cioè occorre passare dal Rating e connessa PD al tasso finito per il prenditore garantito.
Esistono modelli di prezzo largamente diffusi e condivisi sui quali basarsi per i calcoli? Qual'è il Raroc della banca garantita, che sconto deve retrocedre al prenditore ? L'entità di questo sconto è tale da influenzare la propensione all'investimento degli aspiranti mutuatari?
Luca (07/11/2007 17.54)
E' proprio questo il tenore delle informazioni chieste dal FEI (consiglio di scaricare i documenti FEI sui criteri di ammissione degli intermediari al programma): la banca che vuole accedere alla facility deve rendere trasparente il suo modello di pricing del credito, in particolare le componenti a copertura di perdita attesa e premio di rendimento sul capitale netto assorbito.
Dario Boilini (03/12/2007 13.17)
Nell'ambito di un lavoro che sto portando avanti ho avuto modo di leggere, tradotto in italiano, il documento della CE.
Mi è balzato all'occhio un meccanismo che mi sembra perverso:
La misura CIP riconosce una garanzia al massimo del 50% sulle perdite dell'intermediario che fornisce le garanzie.
In concreto su di un finanziamento da 100.000 euro all'impresa il confidi garantisce e rischia 50.000 euro la comunità al massimo controgarantisce 25.000.
Tale importo viene poi ulteriormente limitato dall'introduzione di un CAP del 10% (sul portafoglio mi pare di aver capito).
Due i dubbi, uno tecnico:
Come identifico il portafoglio?
L'altro sostanziale:
Che valore ha questa controgaranzia per il CONFIDI e, quindi, per l'impresa, ai finoi di BASILEA2?
A me sembra che il Confidi debba continuare ad operare come ha sempre fatto, utilizzando le proprie risorse per attivare i moltiplicatori (e se non ha capitali liberi non può moltiplicare niente), essere pronto a fronteggiare le insolvenze, e ricevere in cambio di tanta burocrazia ed impegni (esiste anche la penale di non raggiungimento degli obiettivi) solo la copertura di una quota del proprio rischio.
Non mi sembra che venga aiutato nella elevazione della qualità della propria garanzia, ho sbaglio?
Non sarà la solita misura studiata su realtà continentali profondamente diverse dalla nostra?
Grazie per gli eventuali commenti/chiarimenti