Mi ero dimenticato della promessa fatta venerdì scorso: di parlare del mio viaggio in Calabria. Rimedio tardivamente. Dopo il mercoledì a Perugia, giovedì 17 maggio, alle 4.30, mi sono messo in marcia per raggiungere Catanzaro via Verona, Roma, Lamezia Terme. Alle 11.30 avevamo un appuntamento presso la filiale della Banca d'Italia per il progetto Banca popolare delle province calabre. Nel centro di Catanzaro si passeggia volentieri. La città è cresciuta in una posizione arroccata su un gruppo di alture, insufficiente per lo sviluppo urbanistico, ma questa è la sua caratteristica. Il traffico sulle vie d'accesso è intenso, tant'è che abbiamo preso la funicolare per raggiungere il centro. In compenso è a pochi chilometri da ben due mari. Nei dintorni ho ammirato il belpaesaggio ancora verde (da turista agostano l'avevo trovato brullo). Se avesse i servizi del Trentino, per dire un nome, sarebbe il posto ideale per vivere (tra l'altro trentini e calabresi hanno diverse cose in comune).