Forse - commenta Stefano Zambon, docente di Economia aziendale all'università di Ferrara, che da anni segue l'evoluzione dello standard Xbrl - l'Italia ha fatto il passo più lungo della gamba. I 12 mesi di proroga potrebbero servire per perfezionare gli aspetti istituzionali (per esempio, l'iter presso il consorzio internazionale, l'apertura ad altri soggetti, come le università) e per realizzare le tassonomie (dizionari di etichette elettroniche).
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