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Ancora sul nuovo regolamento UE sugli aiuti di Stato

Sat 13 Jan 2007, 08.50

Lo scorso 12 dicembre la Commissione Europea ha adottato il nuovo regolamento relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE sugli aiuti di stato. Rispetto alla proposta di modifica del marzo 2006, le nuove disposizioni elevano la soglia "de minimis" da 150.000 euro a 200.000 euro e introducono un nuovo limite per le garanzie, esenti dalla procedura di notifica (quindi escluse dall'obbligo di dimostrare che non costituiscono aiuto di stato) se, per ogni impresa beneficiaria, il prestito totale che sottende la garanzia non supera 1,5 milioni di euro [erano 1,7 milioni in una stesura pre-finale] e la garanzia non supera l’80% del prestito. Tale cifra è ridotta a 750.000 euro per le garanzie concesse a favore di imprese che operano nel settore dei trasporti.
Consultate qui il regolamento adottato dalla Commissione, con vari documenti esplicativi.
[Dalla formulazione del regolamento pare che la concessione di aiuti sotto de minimis nella forma di schemi di garanzia sia alternativa rispetto alla concessione di aiuti in altre forme, per la difficoltà di calcolare l'utilizzo cumulato di questo massimale su programmi eterogenei, a meno che sia trasparente il meccanismo di calcolo della sovvenzione equivalente lorda sulle garanzie.
Da notare anche la condizione di trasparenza che le nuove norme richiedono per l'applicazione del de minimis:
Il presente regolamento si applica solo agli aiuti riguardo ai quali è possibile calcolare con precisione l’equivalente sovvenzione lordo ex ante senza che sia necessario effettuare un’analisi del rischio (“aiuti trasparenti”). In particolare:
Gli aiuti concessi sotto forma di prestiti sono trattati come aiuti “de minimis” trasparenti se il beneficiario non è un’impresa in difficoltà e l’equivalente sovvenzione lordo è stato calcolato sulla base dei tassi di interesse praticati sul mercato al momento della concessione, e se il prestito è assistito dalle normali garanzie.
Gli aiuti concessi sotto forma di conferimenti di capitale non sono considerati come aiuti “de minimis” trasparenti, a meno che l’importo totale dell’apporto pubblico sia inferiore alla soglia “de minimis”.
Gli aiuti concessi sotto forma di misure a favore del capitale di rischio non sono considerati aiuti “de minimis” trasparenti, a meno che il regime relativo al capitale di rischio interessato preveda apporti di capitali pubblici per un importo non superiore alla soglia “de minimis” per ogni impresa destinataria.
Il beneficio netto di un programma di garanzia non sarebbe in sé "trasparente" dato che serve un'attenta analisi del rischio per determinarlo (attraverso la stima del rating del beneficiario con e senza garanzia). In questo caso il regolamento riconosce (convenzionalmente) trasparenza al di sotto dei limiti quantitativi sopra fissati.]
Flavio A aggiunte tra [...] di Luca

Commenti precedenti:

cristiano gianangeli (15/01/2007 09.16)

In un seminario a cui ho partecipato a Bruxelles il 15 dicembre 2006, un funzionario della DG Concorrenza della Commissione Europea, Antonina Cipollone, ha parlato anche del regolamento degli aiuti di stato riferiti alle garanzie.

Confermato tutto quanto detto dal Prof. Erzegovesi, il funzionario ha specificato che la Commissione Europea potrebbe accettare una metodologia di calcolo diversa per gli aiuti sotto forma di garanzia, qualora fosse notificato da uno stato membro e accettato dalla Commissione Europea stessa ( la Spagna lo avrebbe già fatto )

Saluti

Luca (15/01/2007 11.24) n/a

Interessante la possibilità di proporre un meccanismo alternativo, penso più accurato nel quantificare l'equivalente sovvenzione lorda. Gli spagnoli sono spesso più propositivi di noi. Chi deve prendere l'iniziativa per un'eventuale proposta italiana?

Grazie.

cristiano gianangeli (15/01/2007 13.44)

L'iniziativa (probabilmente già intrapresa) sicuramente arriverà

da Fedart e Federconfidi.

Saluti