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Smefin tour agosto 2006

Tue 1 Aug 2006, 22.54

Scrivo da Perugia dove con Flavio Aldrighetti incontreremo domani i colleghi di Gepafin e gli interlocutori dell Regione Umbria e delle Associazioni datoriali interessati al progetto di ricerca sugli enti di garanzia umbri per il quale abbiamo prodotto un rapporto preliminare, che è stato fatto circolare.
Lungo la strada ci siamo fermati a San Marino, dove avevamo un incontro per una possibile consulenza in materia bancaria. Ieri, per non arrivare completamente impreparato, mi sono documentato su San Marino, istituzioni, storia, ordinamento bancario. E' una realtà molto vicina geograficamente e culturalmente all'Italia, ma molto diversa per leggi e amministrazione: la Repubblica del Titano non è parte dell'Unione europea. La legislazione bancaria è in genere più semplice di quella vigente in UE-Italia. Le banche sanmarinesi stanno cercando di diversificare l'attività verso il nostro mercato, acquisendo o costituendo controllate e collegate di diritto italiano: il tutto avviene in un quadro di riferimento in parte da definire (è in corso la definizione di un accordo bilaterale tra la Banca d'Italia e la Banca centrale della RSM).
Se questa opportunità si concretizzerà, sarà un'interessante "divagazione" rispetto ai temi di credito e finanza delle PMI che ci stanno assorbendo al 100% da diversi mesi.
Ripartiti da San Marino per Perugia abbiamo scelto di proseguire sull'Adriatica fino a Fano, e poi ci siamo diretti verso l'interno via Fossombrone. Una sosta a Gubbio per la cena e due passi, ed eccoci ora a Perugia.
L'Italia che vediamo in questi viaggi è proprio bella.

Luca

Commenti precedenti:

Pietro (02/10/2006 15.43)

San Marino è uno dei paradisi fiscali in Europa, mai sotto i riflettori della politica, della magistratura o dei "malpensanti"...in un ottica di convenienza reciproca e di mutuo assistenzialismo..

Perchè??Conoscete i vantaggi fiscali del "paradiso"San Marino?...molti dei nostri cari politici, Prodi in testa (circa 65 mil.Euro ad oggi), hanno ingenti capitali depositati e dunque il Monte Titano rimarrà inviolato...