Presentato a Trento il volume di Cafaggi sulle reti di imprese
Fri 25 Feb 2005, 19.41
Oggi presso la nostra facoltà è stato presentato il volume curato da Fabrizio Cafaggi su
Reti di imprese tra regolazione e norme sociali. Nuove sfide per diritto ed economia
, Il mulino, 2004. Il volume di Cafaggi è stato definito dai discussant invitati oggi come un atlante interdisciplinare sui temi di organizzazione, economia e diritto delle reti di imprese. E' una lettura vasta e impegnativa. Leggendo i capitoli dei colleghi giuristi ed economisti ho ritrovato molte chiavi di lettura utili per capire tanti fenomemi incontrati sul campo. La rete è un organismo complesso e delicato, che può esprimere una capacità di evoluzione e adattamento, così come essere catturata da comportamenti miopi e opportunistici. La rete è un bene pubblico, o semipubblico, che contribuisce virtuosamente al benessere delle regioni in cui è insediata. La lettura tradizionale dei distrettualisti (Becattini, Dei Ottati) riconosce le radici storiche, ambientali e sociali delle reti come un dato unico e non replicabile, che "c'è perché c'è". Laddove questo modello è debole, o entra in crisi, si cerca di supplire ai fallimenti delle spontanee interazioni di mercato e sociali: entro in gioco qui l'azione degli enti territoriali, che però difficilmente è risolutiva.
Sono grato a Fabrizio per avermi invitato a partecipare al progetto di questo libro, al quale ho contribuito con un capitolo su
Soluzioni di rete per la finanza delle PMI
. Da tempo auspico lo sviluppo di una rete di outsourcing e condivisione della funzione finanza delle PMI, basata sul modello di
business office
. Il contributo al libro di Cafaggi è una sorta di manifesto di quello che sarebbe poi diventato il progetto
Basilea 4x4
. Molte di queste idee, compresa quella del business office, erano abbozzate in un precedente
paper
, (lo potete scaricare) che ho scritto come nota didattica per il corso di Strumenti finanziari 1 della nostra laurea specialistica in Banca, impresa mercati finanziari .
Sarebbe bello, come prossimo contributo, collaborare ad un progetto pilota di consulenza finanziaria integrata: come è emerso chiaramente dal dibattito di oggi, i modelli teorici aiutano ad analizzare l'esistente, ma non danno ricette per far nascere cose che servirebbero, ma non esistono ancora. Prima o poi arriverà l'occasione per partire.
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