Da Basilea requisiti più stringenti per gli strumenti di capitale (a protezione dei contribuenti)
Thu 13 Jan 2011, 19.07 Stampa
Il
10 gennaio, il Gruppo dei governatori e dei supervisori che sovrintende al Comitato di Basilea ha precisato per gli strumenti di capitale di Tier 1 e Tier 2 i requisiti di assorbimento delle perdite alla soglia di un possibile default. Il pronunciamento intende evitare che le iniezioni di capitale fatte dai Governi per salvare le banche dal fallimento salvino anche il valore degli strumenti di capitale a vantaggio dei loro detentori (azionisti e titolari di strumenti innovativi, ibridi e subordinati), ma a carico dei contribuenti.
I requisiti prevedono che tutti gli strumenti di capitale debbano prevedere una clausola che, al verificarsi di un trigger event, dia facoltà all'autorità di vigilanza di ridurne il valore a copertura di perdite o di convertirli in common equity. Il trigger event può essere una decisione di riduzione del capitale, oppure un'iniezione di capitale pubblico, senza i quali la banca diventerebbe "non viable" (insolvente).
Questi requisiti si applicheranno agli strumenti emessi dopo il 2013. Quelli emessi prima che non si conformano saranno disconosciuti gradualmente a partire dal 2013.
Come tutte le disposizioni di Basilea, anche queste sono direttamente rivolte alle "internationally active banks". Saranno recepite anche nelle discipline nazionali sugli intermediari vigilati, compresi i 107?
Se lo fossero, il debito subordinato diventerebbe più rischioso di come è oggi percepito.
Luca