La marcia in più del Veneto che riparte
Sat 13 Nov 2010, 05.24 Stampa
Ho pensato spesso in questi giorni agli amici padovani e vicentini colpiti dall'alluvione. Alcuni li ho sentiti, e mi ha fatto piacere sapere che stanno bene. Li ho ripensati leggendo le parole di Antonio Favretto riprese in un
volantino di altri miei amici veneti:
«Abbiamo telefonato alla Protezione civile, sono stati gentili ma ci hanno dirottati sui vigili urbani – dice Antonio Favretto, presidente dell’azienda di famiglia (siamo alla terza generazione) –, loro ci hanno detto che avevano altre emergenze, che avremmo dovuto attendere.
Ci siamo mossi da soli, abbiamo fatto venire una ditta per gli spurghi, abbiamo trovatole pompe, cercato container per portare via tutto». (…) Da martedì hanno lavorato tutti senza sosta, «al limite del collasso fisico, altro che un’ora di straordinario» (…)
Due milioni di danni, ma Favretto riesce a vedere il lato positivo: «L’esperienza di questi giorni è stata per certi versi meravigliosa, è stato bello vedere tutti, ma proprio tutti, lavorare con il solo scopo di rimettere in piedi l’azienda, i sindacalisti sono stati i primi a mettersi gli stivali per spazzare il fango. Nessuno ha protestato per lo stipendio in ritardo (…) Se
questo clima pazzescamente unitario continuerà, posso dire che l’azienda avrà una marcia in più per affrontare il futuro».
(da un articolo di questi giorni de Il Sole 24 ore)
Offro queste testimonianze a tutti i visitatori di aleablog.
Luca