Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà: da luglio una domanda al giorno

Sat 4 Sep 2010, 15.35 Stampa

Questo articolo di Italia Oggi riferisce delle prime settimane di attività del Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà (vedi pagine del Ministero dello Sviluppo Economico, e del gestore Invitalia).
Si tratta di uno strumento rivolto alle medie e grandi imprese in difficoltà, che è divenuto operativo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.146 del 25/06/2010 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, emanato in attuazione della Delibera CIPE n. 110 del 18 dicembre 2008.
Gli interventi del Fondo possono riguardare: (a) aiuti per il salvataggio dell'impresa, che consistono in un sostegno finanziario reversibile finalizzato a mantenere in attività l'impresa per il tempo necessario a elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione, (b) aiuti per la ristrutturazione dell'impresa, basati su un piano industriale e finanziario finalizzato a ripristinarne la redditività a lungo termine.
L’aiuto è concesso sotto forma di garanzia statale sui finanziamenti bancari contratti dall’impresa per il sostegno alla liquidità. La presentazione delle domande potrà avvenire fino a esaurimento delle risorse del Fondo, pari a 70 milioni di euro. Ogni azienda può ricevere un finanziamento massimo di 5 milioni.
Tra il 5 e il 23 luglio sono state presentate 16 domande, 13 delle quali relative a piani di ristrutturazione. Sul Fondo si veda anche questo articolo del Sole 24 ore del 27 agosto, dove si sottolinea che il Fondo rappresenta un'opzione intermedia tra il Fondo di garanzia per le Pmi e i meccanismi per le grandi imprese come la legge Prodi.

Luca
PS 5/9: Dei vari programmi di sostegno alle imprese parla questo articolo di Fabrizio Onida sul Sole 24 ore.

Commenti precedenti:


Sapio (04/09/2010 20.20) n/a

A proposito: la gara per l'attribuzione del Fondo Innovazione, la cui scadenza è stata rinviata tre volte, l'ultima al 15/7/2010, come è andata a finire? Chi l'ha vinta?

excelsus (08/09/2010 09.59) n/a

"Destinatari:

Possono accedere agli interventi del Fondo le società di capitale ubicate sul territorio italiano che, alla data di presentazione della domanda, rispettino le seguenti condizioni:

■abbiano un numero di dipendenti non inferiore a 50, calcolati secondo i criteri di cui al decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 e rientrino nella definizione di media impresa e grande impresa secondo i criteri di cui alla raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003."

E per le micro e piccole imprese come al solito niente!

Francesco (09/01/2011 01.09) n/a

L'altro giorno ho fatto un incontro a Milano con un certo Michele Centanni a milano in Via Gluck. mi ero rivolto a lui per un lavoro di ristrutturzione del debito della mia azienda. A parte l'avermi ricevuto in casa e non aveva un ufficio ma sono rimasto sconvolto da come questi ragazzi pseudo manager pensano di prendere in giro chi ha davvero necessità!! E' proprio vero che cè sempre chi se ne vuole approfittare

Francesco

Luca (09/01/2011 10.30) n/a

Un ragazzo della via Gluck ...

A parte gli scherzi, Francesco, io sono convinto che bisogna offrire consulenza alla ristrutturazione finanziaria su larga scala attraverso strutture solide e competenti. Non l'ennesimo bollino blu per servizi obbligatori che non aiutano le imprese. Però di fronte a un bisogno che nel 2011 coinvolgerà decine di migliaia di imprese (penso ai numeri delle imprese in moratoria) non ci si può accontentare del fai da te.

Le associazioni e l'ABI ci facciano un pensierone.

Tenendo presente che è un ambito di intervento dove si deve lavorare un sacco e ci si carica di problemi difficili da risolvere, senza la certezza di essere pagati. Per buttarcisi bisogna essere folli, o molto furbi, oppure avere un fine importante e bello da perseguire: attraversare le crisi (e la crisi) in modo il più possibile intelligente e umano.

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