Abruzzo: non si placa la polemica sulla legge confidi approvata ieri
Thu 29 Jul 2010, 12.47 Stampa
Un gruppo di confidi abruzzesi, espressione di varie sigle associative, ha espresso una critica radicale alla legge regionale in materia di confidi approvata ieri. Ecco la loro posizione riassunta in una
news ASCA:
(ASCA) - L'Aquila, 28 lug - Associazioni ed organismi di categoria, in una nota congiunta, ''esprimono la massima contrarieta' al testo di legge approvato ieri dal Consiglio regionale d'Abruzzo sulla riforma dei Confidi abruzzesi in quanto, con tale testo, vengono favoriti esclusivamente 3 o 4 organismi di garanzia, discriminandone alcune decine posto che, tra l'altro, il numero di 78 realta', piu' volte affermato dal Governo regionale, non e' assolutamente esatto e va ricondotto a circa 50 Confidi''.
''Cio' premesso - si legge nella nota - la suddetta discriminazione e' da attribuirsi anche alla erogazione di contributi a fondo rischi, negati a quei piccoli ma virtuosi Confidi che invece dovrebbero essere incentivati alle fusioni ed al raggiungimento dei limiti di patrimonio che la legge stessa ha 'imposto'''.
''Peraltro - spiegano le associazioni firmatarie, tra cui Confcommercio L'Aquila, Confartigianato Avezzano, vari Confapi e Associazioni di credito - e' stato altresi' eliminato dal testo approvato in IV Commissione consiliare l'incentivo di euro 20.000 previsto per il ristoro delle spese inerenti le fusioni''. Gli organismi di cui sopra, che rappresentano una base associativa di circa 30.000 imprese, hanno deciso concordemente ''di impugnare la legge a tutti i livelli consentiti [...].
Ricordo che il testo della legge è consultabile
qui.
Luca