Regione Abruzzo: legge sui confidi, le critiche di Confcommercio
Mon 26 Jul 2010, 16.21 Stampa
Come riferivo
qui, procede l'iter consiliare della
legge organica sui confidi della Regione Abruzzo. Dopo l'approvazione a maggioranza di un testo emendato da parte della Quarta commissione consiliare, i confidi della rete Confcommercio (Ascomfidi Marsicana, Ascomfidi Pescara, Ascomfidi Sulmona, Co.Fidi Chieti, Ter.Fidi Teramo) hanno espresso un netto dissenso rispetto ai limiti dimensionali di cui all'art. 3 del progetto di legge, che escluderebbero dalle provvidenze regionali i confidi minori. Confcommercio chiede che almeno sia concesso un lasso di tempo ragionevole (almeno tre anni dall’entrata in vigore della legge) prima dell’applicazione integrale della nuova normativa. Per maggiori dettagli rinvio a questa
news.
Luca
PS 27/7: Sono risalito agli emendamenti contestati da Confcommercio, non ancora recepiti nel sito web della Regione. Successivamente Alex ha postato i valori "definitivi" approvati dal Consiglio regionale. Il testo aprovato prevede quindi che siano ammessi a fruire delle agevolazioni regionali i confidi rispondenti ai seguenti requisiti (tra parentesi quadre i valori della prima bozza di decreto seguiti da quelli inseriti con gli emendamenti contestati di cui sopra):
a) essere operanti alla data del 31/12/2005 o essere risultanti dalla fusione di confidi esistenti alla predetta data;
b) avere un numero di imprese socie o consorziate, al momento della richiesta di contributo, non inferiore a 500 [250, 500];
c) essere iscritti nel registro delle imprese di una delle province della regione Abruzzo nella quale hanno sede;
d) avere un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non inferiore ad € 5.000.000 [€ 6.000.000, € 10.000.000] ed un fondo speciale antiusura di € 250.000 [€ 0, € 500.000];
e) avere nel proprio oggetto sociale la finalità di rilasciare garanzie alle categorie economiche interessate;
f) avere erogato garanzie da almeno tre anni ad imprese socie o consorziate;
g) avere avuto negli ultimi tre esercizi un volume medio di operazioni di credito garantite, attestate dalle Banche, pari almeno a € 10.000.000 [€ 10.000.000, € 20.000.000];
h) avere operatività territoriale regionale;
i) prestare garanzie in favore delle micro, piccole e medie imprese industriali, commerciali, turistiche e di servizi, imprese artigiane e agricole, come definite dalla normativa comunitaria, ivi compresi i liberi professionisti.
Come si può notare, il nuovo testo alza l'asticella per alcuni requisiti dimensionali (e di operatività antiusura), la abbassa per altri. Questo può avere vari scopi, in primis favorire la concentrazione del settore, che oggi in Abruzzo conta quasi 50 confidi. Certo che rimane un elemento di discrezionalità nella calibrazione delle soglie, che potrebbe avere effetti arbitrari. Speriamo che il compromesso raggiunto mantenga lo stimolo alla razionalizzazione del settore senza penalizzare arbitrariamente i confidi che lavorano bene.
Importante: il testo finale recepisce la richiesta di differire l'impatto dei nuovi limiti, che entreranno in vigore in data 1/1/2013 per quanto riguarda l'ammissione a concedere contributi in conto interessi, mentre per gli apporti a fondi rischi avranno effetto a partire dal 2011.