Banca d'Italia: rapporto sull'economia dell'Emilia Romagna
Thu 10 Jun 2010, 18.02 Stampa
Le "note" della Banca d'Italia sulle economie regionali (che stiamo seguendo sul blog) si arricchiscono del
rapporto sull'Emilia Romagna. La parte sul credito alle imprese è ricca, ma non ci sono dettagli sui confidi (ogni sede regionale mantiene un'autonomia nel definire i contenuti del rapporto). Ecco la sintesi dalla pagina di presentazione:
Dopo anni di crescita sostenuta, il credito bancario ha registrato, dalla seconda metà del 2008, un brusco rallentamento. Alla fine del 2009 i prestiti alla clientela residente in regione sono diminuiti sui dodici mesi dell'1,1 per cento. Quelli alle imprese si sono ridotti in misura più accentuata, soprattutto nell'industria manifatturiera. Dal lato della domanda, la diminuzione dei fabbisogni finanziari legati alla caduta degli investimenti è stata solo in parte compensata dalle maggiori richieste di credito connesse con la ristrutturazione del debito. Le politiche di offerta delle banche hanno mantenuto un accento restrittivo motivato, soprattutto, con l'aumentata rischiosità della clientela. La tendenza all'irrigidimento delle grandi banche si è progressivamente attenuata mentre è proseguita per le piccole. I finanziamenti alle famiglie, sebbene in rallentamento, hanno registrato un incremento, soprattutto nella componente dei mutui. La rischiosità dei prestiti alle imprese ha continuato a crescere collocandosi ai massimi del decennio; quella dei prestiti alle famiglie, sebbene in aumento, si è mantenuta su valori storicamente contenuti.
Rinviandovi alla lettura del documento, riporto un'interessante figura che mostra la convergenza tra banche maggiori (istogrammi scuri) e banche locali (istogrammi chiari) dei ratio di incidenza delle poste problematiche sui prestiti.
Luca