Italia: il triste primato dei giovani senza lavoro e senza prospettive
Thu 27 May 2010, 11.52 Stampa
Un
articolo di Irene Tinagli sulla Stampa denuncia l'esclusione e la marginalità rispetto al mercato del lavoro di milioni di giovani italiani, senza occupazione né formazione adeguata. La denuncia prende spunto dai
dati pubblicati dall'ISTAT sui "neet" ("Non in education, employment or training"). Il rimedio non può essere chiedere pazienza e adattabilità a lavori precari, non qualificati, sottopagati. Con molti adulti preoccupati soltanto di difendere lavori stabili e sovrapagati, per evitare il rischio e la fatica di cambiare, rinunciando a qualcosa.
Attenzione, perché questi giovani maltrattati dovranno domani accettare di assisterci e di mantenerci, e gli stiamo togliendo le ragioni per farlo. Ma a parte queste grette considerazioni, non dimentichiamo che sono i nostri figli, abbiamo una responsabilità di cui dovremo rendere conto un giorno, personalmente.
Luca
PS: Nicola Redi, operatore di seed capital, denuncia la scarsità di giovani imprenditori innovativi in Italia in
questo articolo. Un altro segnale della mancanza di scuole vere, di tensione educativa.