Dall'OIC un principio contabile sul trattamento delle ristrutturazioni del debito
Thu 22 Apr 2010, 10.46 Stampa
Il riassetto finanziario di un'impresa in difficoltà deve essere gestito ordinatamente, anche negli aspetti contabili. Giunge quindi opportuno il principio contabile dell'Organismo Italiano di Contabilità rivolto alle imprese "non IAS" in materia di
Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio (link alla news sul sito OIC). Del "principio" èdisponibile una
bozza che rimmarrà in consultazione fino al 25 maggio 2010. Ne parla oggi anche
il Sole 24 ore. Cito dalla
lettera di presentazione:
Si sta assistendo, con crescente frequenza, a situazioni in cui le imprese non sono in grado di soddisfare i loro debiti, a causa di gravi e spesso perduranti difficoltà economiche e/o finanziarie. La ristrutturazione del debito sta diventando tema di grande interesse, laddove gli accordi tra debitore e creditore sono posti in essere, sia per risanare l’esposizione finanziaria del debitore, sia per soddisfare, a volte parzialmente, le ragioni del creditore.
Nell’ambito delle norme del codice civile e dei principi contabili nazionali non è presente una specifica disciplina in tema di ristrutturazione del debito.
La finalità del documento è di definire il trattamento contabile e l’informativa integrativa da fornire in merito agli effetti prodotti da un’operazione di ristrutturazione del debito nel bilancio dell’impresa debitrice. Esso è destinato alle società italiane che redigono i bilanci in base alle disposizioni del codice civile e ai principi contabili nazionali.
Il documento affronta una serie di questioni che si profilano particolarmente delicate rispetto alle quali si registrano prassi variegate. Gli aspetti maggiormente critici su cui l’OIC auspica di ricevere commenti sono i seguenti:
- la definizione di ristrutturazione del debito;
- la data della ristrutturazione;
- la possibilità di attualizzare il debito oggetto di ristrutturazione;
- la contabilizzazione del beneficio economico per il debitore;
- l’informativa integrativa richiesta.
Ci siamo occupati tante volte di crisis management. E' un'ottima cosa che i nuovi istituti di gestione delle crisi (accordi di ristrutturazione dei debiti e piani di risanamento asseverati) oltre che i tradizionali (fallimenti e concordati preventivi) siano approfonditi in un ottica contabile oltre che giuridica. Quando si fanno i conti si è costretti a chiarire molte cose.
Preciso che il principio riguarda il bilancio dell'impresa debitrice. Nel caso del creditore, se questo è una banca, si applicano i principi IAS; se è un'altra impresa, si può tener conto di questo nuovo standard, ma lo stesso non è vincolante.
Luca