Ed ecco a voi la Banca del Mezzogiorno
Sat 13 Mar 2010, 13.17 Stampa
Ieri è stato presentato (vedi
news e
slide dal sito del MEF) il progetto di start up della Banca del Mezzogiorno (di cui ho parlato in
varie occasioni). Si è confermato il modello tratteggiato nella Finanziaria 2010 (art. 2 comma 169): un'istituzione finanziaria di secondo livello, investita della missione di sostenere progetti di investimento nel Mezzogiorno e promuovendo in particolare il credito alle piccole e medie imprese, la nascita di nuove imprese, l’imprenditorialità giovanile e femminile, l’aumento dimensionale e l’internazionalizzazione, la ricerca e l’innovazione,
al fine di creare maggiore occupazione. E' stata resa nota la composizione del Comitato promotore, presieduto da Vito Dell'Erba (Presidente Fed. BCC Puglia e Basilicata) e composto da altri esponenti delle BCC, non solo meridionali, rappresentanti di MEF e MiSE, Unioncamere, ISMEA, Poste Italiane, più un'imprenditrice e un collega di diritto commerciale di Teramo. Al comitato promotore si affianca un “tavolo di consultazione” cui fanno parte le maggiori organizzazioni imprenditoriali e associazioni economiche.
Qualunque banca (non solo quella del Mezzogiorno) potrà emettere titoli di scopo a medio-lungo termine per canalizzare le risorse nel Mezzogiorno, beneficiando dell'aliquota di favore del 5 per cento sugli interessi, per un massimo di 100.000 Euro per sottoscrittore.
Poste Italiane potrà acquistare eventuali emissioni della Banca del Mezzogiorno (con garanzia dello Stato) per finanziare infrastrutture senza impattare sul deficit pubblico.
Aspettiamo allora i passi successivi del progetto, così prospettati: approvazione del Regolamento del Comitato; individuazione di un advisor industriale e definizione delle attività della banca; individuazione degli ulteriori soci e, in particolare, delle banche aderenti; individuazione della sede; avvio dell’iter di autorizzazione; avvio dell’attività di recruitment.
Luca