Piccoli grandi rimedi contro la crisi: l'accesso ai dati finanziari delle Pmi
Fri 12 Mar 2010, 12.03 Stampa
Oggi ho ripreso in mano il budget di cassa di una delle aziende che abbiamo seguito per il business point. Mi serve una proiezione della situazione di cassa e linee di credito del 2010. Mi aspetta un simpatico percorso a ostacoli, nell'ordine:
- acquisire i dati di contabilità 2009; li detiene un centro servizi che li aggiornerà in base alle esigenze della chiusura del bilancio; non riesco ad acquisirli in formato elettronico; mi va bene se arriva un tabulato cartaceo del bilancio di verifica (per motivi misteriosi i consulenti del centro servizi sono infastiditi per l'aiuto che diamo all'azienda; io ho cercato in varie occasioni di incontrarli, ci riproverò)
- acquisire i dati delle fatture emesse e ricevute, e dei crediti / debiti commerciali, per aggiornare il preconsuntivo 2010 e gli scadenzari; questi dati stanno su un gestionale che l'azienda ha in casa (ovviamente diverso da quello del centro servizi) e che utilizza per seguire fatturazione e incassi / pagamenti, nonché l'IVA; qui posso copiarmi il database (in formato Access) ed estrarre i dati con delle query;
- acquisire i dati del conto corrente, della linea sbf e dei mutui dall'internet banking; c/c e sbf sono esportabili in formato csv (per un motivo misterioso l'export non contiene la colonna "codice causale" che pure mi farebbe comodo); dei mutui si può esportare solo il pdf del piano; lo posso tagliare e incollare in excel, ma c'è qualche colonna che si disallinea e serve un po' di manualità per assestare i dati; non ho ancora trovato nell'internet banking un mutuo erogato nel marzo 2009 (sarà un mutuo speciale ...)
Morale: l'aggiornamento del modello mi costerà una giornata abbondante di lavoro soltanto per acquisire i dati dai vari sistemi. E tra un mese dovrò ripetere una buona parte di queste operazioni. Ma ne vale la pena, perché potrò costruire un bilancio previsionale e un budget di cassa, con i quali andremo in banca a concordare ammontare e mix delle linee di credito. Se non lo facessimo, basterebbe un pagamento imprevisto per far scattare un'anomalia andamentale (extrafido, arretrati,e cc.). L'azienda lavora con una banca non IRB e quindi non si scatenerebbe un downgrading (anche le banche IRB dovrebbero aver disattivato gli allarmi sulle tensioni di liquidità), ma in ogni caso prevenire è meglio che bussare a quattrini quando scade una RiBa o il pagamento degli stipendi.
Basterebbe davvero poco per eliminare le attività ripetitive sopra elencate: organizzare diversamente i servizi di tenuta della contabilità (aggiornamenti più tempestivi, accesso web ai dati) aggiungere qualche funzionalità all'internet banking, mettersi magari d'accordo sui formati di estrazione dei dati tra banche e fornitori di software.
Facciamolo! Ci pensa già la crisi a creare problemi, non aggiungiamone altri per indolenza o miopia commerciale.
Luca