Draghi sul credito al Convegno AIOTE ASSIOM ATIC-FOREX
Sat 13 Feb 2010, 17.45 Stampa
Dal convegno di Napoli delle associazioni degli operatori finanziari riporto un passaggio del tradizionale
intervento del Governatore della Banca d'Italia
La contrazione del credito riguarda le imprese, non le famiglie. A dicembre i prestiti alle imprese erano del 3 per cento inferiori a quelli del dicembre 2008. Da un lato, se ne era ridotta la domanda, per la forte flessione
degli investimenti; dall’altro, incideva l’accresciuta cautela delle banche nell’offrire finanziamenti in una fase di profonda recessione.
L’espansione dei crediti alle famiglie è invece continuata, a ritmi dell’ordine del 3 per cento sui dodici mesi. I nuovi prestiti per l’acquisto di abitazioni vengono concessi prevalentemente a tasso variabile: occorre che i contraenti siano avvertiti del rischio che corrono in caso di aumenti di tasso.
Secondo le indagini più recenti presso le banche, vi è una moderata ripresa della domanda di finanziamenti da parte delle imprese. Quelle impegnate in processi di adeguamento tecnologico e di internazionalizzazione meritano maggiore attenzione. Il Governo ha adottato diverse iniziative nel corso del 2009 per rafforzare il supporto delle banche alle piccole e medie imprese; importante continuerà a essere il ruolo dei Confidi nel migliorare le condizioni di accesso ai prestiti e nel preservare la qualità del credito bancario.
I modelli statistici di valutazione degli affidati in uso presso le banche utilizzano al momento i dati di bilancio delle imprese riferiti al 2008; dalla primavera cominceranno a elaborare quelli sul 2009 che, se la ripresa prosegue, potrebbero fornire una rappresentazione non più attuale della situazione. Occorre integrare i dati di bilancio con informazioni raccolte localmente, rendere più tempestive le revisioni degli affidamenti, affinare la selezione del merito di credito, prevedere incentivi equilibrati per coloro che gestiscono le relazioni con la clientela.
Quindi Banca d'Italia si aspetta ancora molto dai confidi, raccomanda alle famiglie di stare attenti al rischio di aumento tassi (vale anche per le imprese!) e auspica che le banche smorzino gli automatismi dei modelli di rating.
Luca