Rilevazione Banca d'Italia su CMS e affini: i risultati
Sat 13 Feb 2010, 17.27 Stampa
La Banca d'Italia ha pubblicato i
Risultati della rilevazione sulle commissioni applicate dalle banche su affidamenti e scoperti di conto. Il rapporto consente di valutare gli effetti della legge n. 2 del 28 gennaio 2009, che ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS) sui conti correnti non affidati e ne ha disciplinato l’applicazione sui conti affidati, offrendo la possibilità di prevedere, in quest’ultimo caso, un corrispettivo per la messa a disposizione dei fondi. Cito le conclusioni:
Le variazioni contrattuali introdotte dalle banche a seguito degli interventi normativi hanno comportato, in media, una diminuzione degli oneri per commissioni, sia per i conti non affidati sia, soprattutto, per i conti affidati; peraltro, in un numero non ridotto di casi il passaggio dalla vecchia alla nuova struttura commissionale ha prodotto un peggioramento delle condizioni per la clientela.
Nel complesso, i benefici netti per i correntisti potrebbero essere inferiori a quelli stimati se compensati da incrementi nei tassi d’interesse e nelle voci generali di costo del conto corrente.
Soprattutto per i conti non affidati, per i quali la legge ha sancito la nullità della commissione di massimo scoperto, la varietà di commissioni introdotte in sua sostituzione ha ridotto il grado di comparabilità del costo dello scoperto di conto.
Il controllo amministrativo dei prezzi difficilmente elimina le pratiche arbitrarie e non trasparenti, specialmente nel mercato dei servizi bancari.
Luca