Perché le banche cartolarizzano (o cartolarizzavano?) i loro prestiti? Dalla Banca d'Italia un’analisi empirica del nostro mercato

Sat 6 Feb 2010, 21.58 Stampa

Nei Temi di discussione della Banca d'Italia è uscito un paper interessante di Massimiliano Affinito ed Edoardo Tagliaferri, Perché le banche cartolarizzano (o cartolarizzavano?) i loro prestiti? Un’analisi empirica del mercato italiano. Ecco l'abstract:
Il lavoro analizza le determinanti della decisione delle banche di cartolarizzare i propri crediti. Tale processo, sebbene sia progressivamente aumentato, è rimasto in media modesto. I risultati mostrano che le banche meno capitalizzate, con meno profitti, meno liquide e con maggiori sofferenze hanno fatto ricorso più intensamente alle cartolarizzazioni, per ammontari maggiori e prima delle altre. Inoltre, dopo aver effettuato le cartolarizzazioni, le banche opererebbero con livelli di capitale relativamente più bassi ma superiori ai minimi richiesti, farebbero meno ricorso ai depositi, ridurrebbero le sofferenze e otterrebbero profitti più elevati.
Conclusioni ragionevoli su una tecnica finanziaria alla quale si è chiesto più di quello che poteva dare, attribuendole proprietà alchemiche che non poteva avere.

Luca

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