Interventi del Fondo nazionale innovazione (tranched cover e private equity) per lo sfruttamento di brevetti
Sat 30 Jan 2010, 09.16 Stampa
Nicola, un gentile frequentatore del blog, ha giustamente richiamato la mia attenzione su un bando del Ministero dello sviluppo economico pubblicato il 30/12/2009. Lo presento citando dal
comunicato del Ministro Scajola:
Nuova boccata d’ossigeno dal Governo per l’innovazione nelle piccole e medie imprese. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha infatti firmato gli avvisi pubblici per dare attuazione al Fondo Nazionale Innovazione, che dispone di una dotazione di circa 60 milioni di euro.
“Si tratta di una misura che rende disponibili risorse finanziarie per l’innovazione attraverso un meccanismo di condivisione del rischio di credito e di investimento a favore delle banche e di altri intermediari finanziari che sovvenzionano progetti innovativi collegati ai brevetti”, ha spiegato il ministro Scajola ricordando che “con questo intervento intendiamo rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’incontro tra domanda ed offerta di finanziamento per progetti basati su idee innovative e sullo sfruttamento industriale di brevetti e altri titoli della proprietà industriale aumentando la loro capacità di attrarre finanziamenti”.
“I brevetti”, ha precisato Scajola, “sono strumenti fondamentali per creare valore economico e pertanto vanno incentivati. Gli avvisi pubblici appena diffusi sono quindi uno strumento importante per stimolare la ricerca ed aumentare la competitività delle aziende italiane”.
In particolare, gli avvisi pubblici si riferiscono alle due macroaree di intervento individuate dal Decreto Ministeriale del 10 marzo 2009: il finanziamento di debito, a cui vengono destinati 37,5 milioni di euro, e il capitale di rischio, a cui sono assegnati 20 milioni di euro. I due interventi entrano in vigore il 30 dicembre 2009 con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Una particolarità di questi strumenti di intervento è di essere collegati al contratto di rete, previsto dalla Legge Sviluppo. In tal modo avranno la possibilità di usufruire di questi finanziamenti anche le imprese che partecipano ad un contratto di rete relativo alla valorizzazione di un brevetto, comprese quelle che non ne sono direttamente titolari.
Gli avvisi pubblici attuano il
Decreto 10 marzo 2009, Partecipazione delle piccole e medie imprese al «Fondo nazionale per l'innovazione». Il
primo avviso (con
Allegato) riguarda la selezione di banche o intermediari vigilati per la realizzazione di portafogli di finanziamenti da erogare a piccole e medie imprese a fronte di progetti innovativi basati sull'utilizzo economico di brevetti. L'importo unitario massimo dei finanziamenti è di 3 milioni di euro. L'aiuto pubblico si tradurrà nella sottoscrizione dell'80% della tranche di prima perdita di tali portafogli. L'articolo 6 dell'avviso è molto preciso al riguardo:
1. Il portafoglio di esposizione creditizie di cui all'articolo 3 viene suddiviso in due distinte classi: una tranche junior, esposta al rischio di prima perdita (first loss) del portafoglio e una tranche senior, con grado di subordinazione minore.
2. L'intervento del Ministero è attuato attraverso la costituzione in pegno, mediante impiego delle risorse del F.N.I., di un cash collateral infruttifero in favore del soggetto proponente, per un importo pari alla tranche junior.
3. Per effetto dell'intervento del Ministero di cui al presente avviso, la classe di merito creditizio della tranche senior deve essere corrispondente alla quinta classe della Tabella n. 1 riportata nel Titolo 2, Capitolo 2, Allegato A, della Circolare n. 26312006. La predetta classe di merito creditizio della tranche senior e i conseguenti punto di stacco e spessore della tranche junior sono determinati applicando l'approccio della formula di vigilanza (Supervisory Formula Approach) di cui alla Circolare n. 263/2006, ovvero tramite certificazione del rating da parte di una agenzia esterna di valutazione del merito di credito riconosciuta dalla Banca d'Italia.
Anche per il calcolo dell'intensità di aiuto, si adotta una metodologia evoluta, riferita ai premi esenti in funzione della classe di rating del beneficiario. La selezione delle offerte avviene in base ad un set di criteri di qualità organizzativo-funzionale, e convenienza del costo del credito alle imprese.
Idee simili erano state sperimentate nel
bando Made in Lombardy, della Regione Lombardia. Che dire di questo nuovo progetto? E' positivo il fatto di mobilitare le importanti risorse del Fondo Nazionale Innovazione a favore di filiere di imprese innovative (vedi contratto di rete). Auguro tutto il successo possibile, ma non posso fare a meno di segnalare alcuni ostacoli che potrebbero porsi lungo il cammino:
- parliamo di un segmento di domanda molto specifico, e di iniziative che si devono organizzare secondo modelli (contratto di rete) da collaudare; immagino che il Ministero abbia preliminarmente sondato i potenziali aderenti (imprese e banche) chiedendo: "Sareste pronti?";
- la tecnica della tranched cover richiede alto frazionamento del portafoglio e incertezza contenuta dei tassi di default; con esposizioni unitarie fino a 3 milioni di euro, che finanziano attivi ad alta incidenza di intangibles, si possono avere incidenze pure molto alte e variabili delle perdite unitarie sulla tranche equity (37,5 milioni / 0,8 = 47 milioni circa da dividere tra uno o più aggiudicatari); di qui la difficoltà per questi ultimi di pesare la robustezza del credit enhancement;
- ai fini di Basilea 2 il meccanismo risulta efficace solo per banche con IRB avanzato;
- non è facile costruire una scala di valutazione comparativa delle offerte per due motivi, (a) perché gli input sono molteplici (spread creditizi per classi di rating) e (b) perché sono espressi come impegni della banca offerente, e non è facile imporne il rispetto nell'esecuzione del programma che dipende dall'effettiva domanda da parte delle imprese.
In ogni caso si tratta di un esperimento interessante, dal quale si potranno imparare cose utili anche per programmi creditizi meno sofisticati.
Luca
PS: Non c'è spazio per trattare del
secondo avviso (con
allegato) che riguarda l'individuazione di uno o più soggetti gestori di Fondi mobiliari riservati di tipo chiuso di capitale di rischio diretti alla partecipazione nel capitale di PMI. Del private equity parleremo in un altro post.