Conviene una "piattaforma di sistema" dei fondi di garanzia? Consultiamoci!
Fri 22 Jan 2010, 18.33 Stampa
Una delle idee forti uscite dal
convegno ABI dello scorso dicembre sul credito era questa
Coordinare l’attività dei fondi di garanzia esistenti, a partire dal ‘Fondo centrale di garanzia per le Pmi’, con l’obiettivo di definire un quadro giuridico unitario, ovvero un sistema di regole uniforme sull’intero territorio nazionale, è una priorità del sistema Paese. In tal senso l’ABI auspica il coordinamento attraverso una “Piattaforma di sistema” dei fondi di garanzia esistenti. La possibilità per tutti i soggetti coinvolti di poter utilizzare le stesse procedure consentirebbe di limitare l’effetto delle barriere di accesso ai vari strumenti e ridurrebbe l’effetto disincentivante del ricorso alle agevolazioni.
Non so se nel frattempo si siano fatti dei passi avanti, da parte dell'ABI o del Ministero dello Sviluppo Economico (sponsor dell'idea citata). Ragionando sulla proposta di un
fondo di contro-garanzia per l'Abruzzo da progettare ex novo, ho pensato che l'idea della piattaforma ha dei meriti. Non mi nascondo le grandi difficoltà da superare per attuarla, sebbene si possano avere diversi livelli di condivisione dell'infrastruttura normativa, procedura e di supporto operativo in cui si tradurrebbe la piattaforma. Non è detto che si debba avere un unico portafoglio rischi, o un unico organo deliberante. Però non vedo ostacoli a definire un unico tracciato record per le domande, un'unica classificazione delle operazioni, un unico insieme di informazioni codificate alle quali applicare modelli di scoring, non necessariamente unici.
A questo punto mi viene un'altra idea: perché i promotori dell'idea non stilano un documento di consultazione e lo pubblicano sul sito del Fondo centrale, aprendo un dibattito pubblico con regioni, banche, confidi, esperti, ecc? Se di sistema ha da essere la piattaforma, sia di sistema anche l'elaborazione del progetto!
Luca