Forum Fidimpresa Abruzzo: la cronaca
Fri 22 Jan 2010, 07.54 Stampa
L'altro ieri, a Pescara, si è svolto il convegno organizzato da Fidimpresa Abruzzo annunciato
qui. E' stata una bella serata. L'evento ha suscitato un certo interesse, e la sala era gremita con la presenza di numerosi esponenti di confidi, associazioni, banche, istituzioni, da tutta la regione. Ne è venuto fuori un dibattito interessante. Ha introdotto i lavori Graziano Di Costanzo, direttore CNA regionale. Adriano Lunelli, direttore di Fidimpresa Abruzzo, ha presentato una relazione sull'andamento del credito alle imprese e sull'operatività del confidi in regione (molto efficace). Nel 2009 in Abruzzo l'erogazione di garanzie ha rallentato non tanto per la riduzione della domanda (le pratiche presentate sono cresciute), quanto per la cautela delle banche: l'erogato ha raggiunto poco più della metà delle operazioni proposte. Lunelli ha poi parlato della recente fusione degli 11 confidi CNA in Fidimpresa Abruzzo. Nella chiacchierata fatta prima del convegno mi aveva spiegato il modello federativo di questo confidi, caratterizzato da un forte decentramento in stretta collaborazione con le strutture locali di CNA. A livello provinciale, o cittadino, un segretario (della struttura CNA) raccoglie le domande e svolge l'istruttoria. La delibera fino ad un importo non irrilevante è competenza di un consiglio di gestione locale, formato da imprenditori associati. La struttura regionale del confidi (direttore e CdA) delibera sulle posizioni di maggiore importo e svolge le funzioni di governo e supporto operativo. I confidi che si sono aggregati hanno portato in dote un patrimonio cospicuo (circa 25 milioni di euro) che arriva quasi alla metà delle garanzie in essere (poco più di 50 milioni).
Marco Panara, direttore di Repubblica - Affari e finanza, ha introdotto la tavola rotonda disegnando molto bene gli scenari della crisi e del mercato del credito. Dopo ho parlato io, riprendendo alcune delle conclusioni del mio
studio sui confidi del Mezzogiorno, calate nella realtà abruzzese. Antonio Di Matteo, DG di
Tercas, ha messo in luce il peggioramento dei tassi di decadimento, con valori - in Abruzzo - superiori alla media nazionale, richiamando l'esigenza di formazione degli analisti fidi, nelle banche e nei confidi. Ha poi ripreso la parola il direttore CNA Di Costanzo, che ha indicato l'urgenza di un rafforzamento patrimoniale e di maggior trasparenza dei bilanci tra le Pmi abruzzesi. Infine il Vice-presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, ha illustrato le linee guida del
disegno di legge quadro sui confidi. L'intervento intende favorire l'aggregazione dei 48 confidi abruzzesi in 10 strutture più solide e professionali. Questo obiettivo è perseguito introducendo soglie minime di patrimonio e portafoglio garanzie necessarie per accedere ai contributi regionali. Quanto a questi, Castiglione vorrebbe puntare su un fondo regionale di co-garanzia e contro-garanzia da affidare in gestione alla FIRA (Finanziaria regionale).
Come vedete, anche in Abruzzo si confrontano visioni molto diverse in tema di confidi. Il convegno è servito a introdurre nel dibattito qualche elemento nuovo, che spero sia utile agli operatori e ai policy makers. In Abruzzo, come nel resto del paese, si ripropone puntualmente la questione di superare un assetto tradizionale che ha avuto dei meriti storici e che oggi riconosce una serie di ruoli e prerogative. Nel breve giro di interventi finali ho detto che il processo di cambiamento deve essere guidato e alimentato dal basso, verso soluzioni pensate sul campo, che fanno convergere gli interessi di confidi (e associazioni), banche, imprese e ente pubblico. Il cambiamento non deve essere forzato, né tanto meno indirizzato verso strumenti obsoleti (un rischio presente nel ddl regionale, là dove si concentrano i fondi pubblici su un veicolo di contro-garanzia non efficace per Basilea 2).
Però occorre cambiare, chiunque sostiene il contrario non guarda in faccia la realtà.
Un saluto ad amiche e amici abruzzesi di aleablog, che ho avuto il piacere di conoscere o reincontrare a Pescara.
Luca