Nasce Italia Com-fidi

Wed 30 Dec 2009, 23.10 Stampa

Il 16 dicembre si è perfezionata la fusione dei confidi della rete Confesercenti operanti nel centro-nord. Lo riferisce questa news
Il 16 dicembre 2009, con la stipula dell’atto finale di fusione presso il notaio Fabio Monaco in Viareggio, nasce formalmente  ITALIA COM-FIDI SCARL. Tramite fusione per incorporazione di Ciessepi Piemonte, Euroconfidi Impresa e Eurofidi Veneto, primari confidi del Nord Italia,  in Toscana Com-fidi, sorge un nuovo Ente di garanzia nazionale del sistema Confesercenti  in procinto di divenire intermediario vigilato ex art. 107 T.U.B. Con 4 mld di euro di rischi in essere,un erogato stimato di 1,5 mld di euro ed un patrimonio di 130 ml di euro , ITALIA COM-FIDI si pone tra i leader del mercato del credito in grado di fornire garanzie solide e tempestive al sistema bancario. Grazie alla nuova struttura e alle potenzialità offerte dallo status di Confidi 107, ITALIA COM-FIDI  agevola in maniera sempre più articolata ed efficace l’accesso al credito delle PMI garantendo professionalità e trasparenza alle imprese e ai partner bancari. Gli effetti della fusione decorrono dal 31/12/2009. Per maggiori informazioni vi preghiamo di contattare il Direttore, dott. Vincenzo Lago, presso  la sede centrale lombarda di Milano (02,72022426/02,2895782, e-mail infosede@euroconfidi.it).
Seguiremo con interesse gli sviluppi di questo mega-confidi che promette sviluppi inediti quanto a vocazione settoriale, territoriale, rapporto con l'associazione di riferimento e, ultimo non certo per importanza, modello strategico, organizzativo ed economico.

Luca

Commenti precedenti:


NOSTRADAMUS (30/12/2009 18.07) n/a

"4 mld di euro di rischi in essere,un erogato stimato di 1,5 mld di euro ed un patrimonio di 130 ml di euro" ?

BO' !

Claudio C (30/12/2009 18.16) n/a

Cos'è l'erogato stimato?

luigi (31/12/2009 10.19)

L'erogato stimato dovrebbe essere il flusso annuo di finanziamenti garantiti ma che sicuramente è inferiore a 1,5 mld, al massimo è 1 mld

Claudio C (31/12/2009 14.40) n/a

Grazie. Che termine sviante ! Perché dovrebbe essere meno di 1,5 mld?

luigi (31/12/2009 16.27) n/a

perchè Toscana Comfidi quest'anno ha fatto 850 milioni di flussi di finanziamenti garantiti, i tre confidi incorporati circa 250 milioni. Considerando inoltre l'ingresso imminente nel 107 del nuovo soggetto ecco che al massimo nel 2010 il flusso sarà di 1 miliardo

Sapio (01/01/2010 11.47) n/a

Cosa bisogna pensare di quei Confidi che hanno fatto domanda 107 da un anno ed ancora non hanno ricevuto autorizzazione?

Sergio (01/01/2010 12.09) n/a

Ma B.I. non può dare una sospensiva per chiedere chiarimenti e precisazioni per massimo 6 mesi?

excelsus (01/01/2010 15.40) n/a

Toscana Com-Fidi, quale soggetto incorporante i tre confidi citati, ha presentato domanda di iscrizione all'elenco speciale degli intermediari finanziari, ex art. 107 Tub, lo scorso 30 dicembre.

Sapio (01/01/2010 17.57) n/a

Naturalmente non pensavo a Toscana Com-fidi.

Nostradamus (03/01/2010 21.27) n/a

Non ce la farà ! Ha un coefficiente di solvibilità "troppo al limite" . Poi se fosse vero che il trend dell'erogato è sotto il miliardo non coprirebbe mai i costi di gestione.

bobo (04/01/2010 12.18) n/a

"Il Non ce la farà" di Nostradamus mi fa pensare al tifo calcistico...Se Nostradamus conoscesse meglio la realtà ex Toscana Comfidi (Italia Comfidi oggi) saprebbe che i flussi a F.Rischi annuali hanno sempre consentito (e lo faranno in futuro) di onorare gli impegni con gli Istituti di Credito. Del resto le ragioni del forte sviluppo di TC sono legate alla capacità della struttura di "pagare" il contenzioso oltre i mille cavilli procedurali che altri consorzi sfruttano per evitare le perdite...Inoltre, basterebbe contattare qualunque referente TC per capire che il Pricing è profondamente cambiato gia da tempo, parametrato ai Rating attribuiti dal Consorzio alle Aziende e comunque maggiormente efficaci!!! La strada intrapresa è complessa e piena di difficoltà ma, Toscana Comfidi, ha potuto permettersi il lusso di depositare la domanda di iscrizione al 107 l'ultimo giorno utile in quanto da sempre in grado di essere presente sul mercato senza problemi.

Le ricordo Nostradamus che TC opera ed opererà comunque su grandi volumi in virtù delle convenzioni stipulate che prevedono prodotti differenziati assistiti da garanzia "Diretta" a valere sul patrimonio ecc.ecc. come da 107 e garanzie "Sussidiarie" a valere sui F.Rischi.

Essendo Lei un noto esperto del settore saprà benissimo che la "Chimera" del 107, considerata da tanti come la salvezza a tutti i mali del sistema, sarà solo un aggravio burocratico ed economico per le Imprese. In quanto a Patrimonio vorrei che Lei mi spiegasse quale altro consorzio ha ad oggi assetto analogo (il rischio in essere è legato solo ai FR e non al PN.

Per concludere, il ruolo dei Consorzi 107 e non è fondamentale oggi in Italia per il sostegno all'economia e a tutte le persone che lavorano per tali strutture. Quale beneficio potrà Lei ricevere augurando a TC di non ottenere l'iscrizione da BI? Mi auguro che tutti i consorzi che ne hanno fatto richiesta abbiano effettuato le operazioni necessarie per l'ottenimento dell'iscrizione!!!! E che l'abbiano fatto meglio di altri che, per la mania di onnipotenza, lo hanno fatto in passato ed oggi cercano riparo sotto l'ombrello di non so chi!!! In Toscana, Veneto e Lombardia ci sono alcuni casi emblematici.

Grazie dello spazio concessomi.

Buon anno

Bobo

Luca (04/01/2010 12.28)

Grazie Bobo delle argomentazioni concrete e ragionevoli, che penso solleciteranno delle repliche da altri visitatori, ma va bene così.

Nei prossimi mesi saranno i fatti a dire che cosa è sostenibile e utile alle imprese e che cosa non non lo è.

Sapio (04/01/2010 15.51) n/a

Bravo Bobo, gliela hai proprio detta! Però, dai, dacci una manina a capire : "la "Chimera" del 107, considerata da tanti come la salvezza a tutti i mali del sistema, sarà solo un aggravio burocratico ed economico per le Imprese". Spiegaci perché?

E poi "meglio di altri che, per la mania di onnipotenza, lo hanno fatto in passato ed oggi cercano riparo sotto l'ombrello di non so chi!!! In Toscana, Veneto e Lombardia ci sono alcuni casi emblematici". Dacci qualche notizia in più!

E infine, perché voi dovreste essere meglio degli altri? Non è che volete la patente da 107 ma poi andrete a piedi. Sai quell'acceno a garanzie su Fondo rischi mi impensierisce.

giorgio (05/01/2010 10.09) n/a

Nostradamus...dallo pseudonimo già si capisce che non ne azzeccherà mai una...ah ah ah

Nostradamus (05/01/2010 22.25) n/a

Risposta troppo veemente e con qualche contraddizione comunque spero di sbagliarmi nel caso invece fosse giusta la previsione ...resta sempre per bobo che il 107 è una chimera. Ah dimenticavo in materia di appalti chi presenta l'offerta all'ultimo momento, di norma .

Dai scherzo questo blog è una cosa seria e forse sto' esagerando pero' ogni tanto sdrammatiziamo un po' e soprattutto ricordiamoci che il futuro è "copresente" e determina largamente tutte le nostre attività !

Nostradamus (05/01/2010 22.27) n/a

Dimenticavo bobo ...i nuovi costi di gestione !

excelsus (06/01/2010 11.50) n/a

Credo che questo vivace dibattito meriti alcune risposte.

a) Ad oggi Eurofidi con Italia Comfidi rappresentano insieme quasi il 60% dello stock globale di finanziamenti garantiti in Italia. Il primo con uno stock di circa 7,5 miliardi di euro, il secondo con circa 4,5 miliardi di euro. Di fatto per i numeri espressi e per l'ambito nazionale di operatività sono i due Confidi che influenzano ed influenzeranno sempre più il mercato delle garanzie.

Aggiungo che di fatto sia per quanto concerne i contenuti delle nuove convenzioni "107" stipulate da Banche e Confidi sia quindi sul modello di operatività binaria prevista per entrambi i citati soggetti, i due Confidi hanno già per buona parte determinato alcune linee guida di questo mercato.

b) La stragrande maggioranza di questi stock di garanzie in essere è segregata o su fondi cauzionali (Eurofidi) o su fondi fideiussori (Italia Comfidi). Il che vuol dire che non produce a detti soggetti assorbimenti patrimoniali.

c) Rassicuro Nostradamus che il conto economico di Italia Comfidi, visti i volumi di affidamenti prudenzialmente espressi ed i costi ponderati nel piano industriale, starà ampiamente in piedi.

E questo anche perchè la scelta di operare anche con garanzie "non eligibili" segregate su fondi monetari gli darà un certo vantaggio...

Buona Epifania a tutti.

Sapio (06/01/2010 14.10) n/a

Excelsus, per caso sai come mai Eurofidi non è stato ancora approvato come 107 pur avendo presentato domanda da un anno?

Sapio (06/01/2010 14.37) n/a

Sarà interessante ascoltare il parere di BdI verso quei Confidi che pretendono di diventare 107 ma di continuare a dare garanzie non eligibili, cioè NON garanzie, buone solo ad attirare ignari clienti al servizio di presentazione alle banche.

excelsus (06/01/2010 19.48) n/a

Su Eurofidi non mi esprimo poichè la domanda andrebbe posta ai diretti interessati: entrambe le parti, intendo...

Sul secondo aspetto ti rispondo che BDI, alla luce anche della pesante esperienza vissuta con BPG, preferisce valutare piani industriali che abbiano un senso piuttosto che libri dei sogni che poi alla prova dei fatti diventano incubi...

Sapio (06/01/2010 20.06) n/a

E il piano di un 107 che non vuole dare garanzie eligibili ma operare con garanzie non eligibili avrebbe senso?

excelsus (06/01/2010 20.51) n/a

Vedo che non ci siamo capiti: un piano che prevede la prestazione di garanzie eligibili affiancate da garanzie al momemto e sotto un profilo normativo "non eligibili", si!

Sapio (06/01/2010 20.56) n/a

Le garanzie non eligibili sono specchietti per le allodole (prenditori ignari). In che % volete esibire specchietti ed in che % volete dare garanzie eligibili? Ed a quale Taeg di filiera per i prenditori?

Luca (06/01/2010 22.09)

Il sistema confidi potrebbe conformarsi come quello bancario: due mega-realtà e una popolazione molto articolata. E' soltanto uno spunto. Sulle garanzie cappate non condivido le perplessità di Sapio perchè sono un prodotto sostenibile e richiesto, a quanto si capisce dai numeri di Eurofidi e Italia Com-fidi. Condivido l'istanza di trasparenza, a cui aggiungo la preoccupazione di un rapporto dedicato tra confidi e imprese.

Sapio (07/01/2010 01.52) n/a

Le attivtà segregate da Italia-Comfidi sono su Fondi Fidejussori (vedi sopra): niente di più abborrito oggi dalle banche.

Le attività di Eurofidi sono su fondi monetari cappati. Si tratta di vecchi sistemi accettati IN PASSATO dalle banche, con risultati spesso negativi. Questa estate le difficoltà di lanciare in Lombardia un fondo cappato hanno rivelato il cambiamento di mentalità sopravvenuto nelle banche, cambiamento indotto anche dalle cattive esperienze subite (precoce esaurimento dei fondi).

Ricordo inoltre che i fondi cappati(in forzata assenza del costoso intervento delle soc.tà di rating)sono accettabili solo da banche Airb.

Più volte ho chiesto sul blog chi conoscesse banche Airb in grado di trattare tali fondi, cioè valutare il Kirb di portafoglio, prezzare il tasso attenuato previo uso della SFA, comporre il portafoglio con il profilo di rischio ipotizzato in fase di progettazione ed infine segnalarlo.

Nessuno mi ha mai risposto.

Luca (07/01/2010 09.13)

Sapio: anche nel settore assicurativo ci sono forme di risk financing dove l'assicuratore copre il rischio di variabilità per periodi delle perdite da sinistri entro un cap massimo. Hai ragione sul fatto che oggi ci sono forme con efficacia limitata e non trasparenti, e queste sono giustamente da aborrire, ma non so se tra queste rientrino i fondi fidejussori di Italia Com-fidi.

Se c'è trasparenza ogni garanzia è legittima, se è limitata deve costare di meno. Ci sono poi i servizi consulenziali che vanno nel rapporto impresa-confidi. Nella formula di offerta attuale non vivono senza garanzia, si possono sperimentare forme di separazione più netta (garanzie efficaci senza consulenza o consulenza senza garanzie), ma perché escludere forme di offerta congiunta che migliorino quello che si fa oggi?

Sapio (07/01/2010 09.21) n/a

Non voglio escudere l'offerta congiunta VERA. Vorrei solo escludere l'offerta di consulenza accompagnata da garanzie fittizie!

excelsus (07/01/2010 09.53) n/a

Vedo che ancora non ci siamo capiti.

A) I fondi fideiussori riguardano lo stock di garanzie che insiste sulle vecchie convenzioni. Per la nuova operatività binaria non si parla certo di lavorare con i fondi fideiussori.

B) Italia Com-Fidi presterà e già presta garanzie eligibili Basilea 2 compliance.

C) La seconda ipotesi si concretizza in garanzie normativamente "non eligibili" segregate su fondi rischi monetari vincolati con moltiplicatori concordati con le Banche sulla base di riflessioni tecniche condivise sullo stock degli affidamenti in essere condivisi. Ovviamente,in base al continuo monitoraggio condiviso di tale portafoglio, i due contraenti periodicamente determineranno gli eventuali "aggiustamenti".

In soldoni la seconda ipotesi di operatività segregata si configura come una tranched cover a "portafoglio aperto".

A nostro parere per le Banche queste garanzie si riveleranno molto più solide e molto meno "fittizie" di garanzie eligibili prestate su patrimoni abbastanza "evanescenti". BPG insegna.

Sapio (07/01/2010 10.27) n/a

Excelsus, nel frattempo (dal 1/1/2007) è entrato in vigore Basilea2 che questo tipo di garanzie che dici tu NON LE VUOLE! Anche Eurofidi, che pure le usava molto dovrà cambiare.

Rimettiamo tutti i piedi per terra: le soluzioni per evitare una tragedia occupazionale nel mondo dei Confidi esistono, basta avviarle per tempo.

E in Toscana state messi meglio degli altri: da voi basta un niente per varare una soluzione compliant in grado di essere utile a tutti: trasferire su base locale il funzionamento del FCG con garanzie fidejussorie offerte direttamente dalla Regione che però si protegge prestanziando un fondo a copertura della PA+PI e dandolo in gestione a FidiToscana+Confidi.

Clarenzio (07/01/2010 11.08) n/a

Stavo leggendo i vostri commenti e ho cercato informazioni in merito ad Italia Com-Fidi, possibile che non si trovino da nessuna parte informazioni sulla nuova operatività del Consorzio??

Come opera?Qual'è il collegamento effettivo del Consorzio e l'associazione di Categoria?

Per i più esperti pongo la questione, chi deciderà quale binario percorrere tra le Garanzie Sussidiarie a e prima richiesta? Saranno le banche, le aziende o i confidi?

Garanzie eligibili avranno un costo maggiore ma avranno convenzioni più favorevoli rispetto alle sussidiarie?

Grazie per l'attenzione

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