MCC informa sulle novità del Fondo centrale di garanzia
Mon 14 Dec 2009, 16.37 Stampa
Da non perdere l'ultima newsletter del Mediocredito centrale
Incentivi online. Si parla dell'ammissione al Fondo delle
imprese dell'autotrasporto, dei nuovi e più flessibili
criteri di ammissione (con approfondimenti sulle
operazioni a breve termine). I criteri aggiornati di valutazione sono illustrati in
questo documento.
Si aggiornano infine i
numeri sui volumi operativi, che hanno fatto segnare un +84% nei primi 10 mesi del 2009. E per concludere, vi riporto dal comunicato alcune cifre interessanti:
Disaggregando i dati si scopre che le domande accolte riguardano principalmente le operazioni di controgaranzia, cioè quelle presentate dai confidi (75,6% del totale), le imprese localizzate nel Nord (48,1% del totale), le aziende attive nel settore commercio (44% del totale) e le microimprese (55,7% del totale).
Facilitare l’accesso al credito, però, non significa soltanto aumentare i finanziamenti disponibili per le Pmi. L’obiettivo è anche quello di migliorare le condizioni offerte dal sistema finanziario alle piccole e medie imprese. I dati degli ultimi 10 mesi del 2009 testimoniano l’efficacia del Fondo di garanzia in questo ambito. Per quanto riguarda i finanziamenti concessi mediante prestiti a tasso fisso, infatti, si registra un livello generale dei tassi, pari al 4,9%, mediamente inferiori di 2 punti percentuali rispetto a quelli medi di mercato, pari al 6,9% (si tratta dei tassi attivi sui finanziamenti per cassa al settore produttivo per le operazioni relative al I semestre 2009, che rappresentano l’ultimo dato disponibile in base alla Base Informativa Pubblica della Banca d’Italia). In linea con i dati di sistema che fanno riferimento al I semestre 2009, si riscontrano tassi medi crescenti, passando dalle aree del nord a quelle del meridione, con il livello più contenuto rilevato nelle regioni del nord-ovest (3,9%) e la quota più elevata nelle regioni del meridione (6,2%). Lo scarto maggiore fra tasso di mercato e quello relativo a operazioni garantite dal Fondo si sperimenta sempre nel nord-ovest (2,8 p.p.), cui seguono il Centro (2,6 p.p.) e il meridione (2,4 p.p.).
In merito alle operazioni a tasso variabile, che rappresentano il 31,3% del totale, si segnala uno spread medio complessivo pari al 2,1%, con valori compresi tra il 2,6% per l’Italia insulare e l’1,6% per l’Italia centrale.
Luca