Un disciplinare per i Confidi campani
Thu 10 Dec 2009, 15.19 Stampa
Come riferisce
ildenaro.it, i confidi che beneficiano di contributi della regione Campania ai sensi della LR della legge regionale n. 10, del 26 settembre 2008 dovranno attenersi agli schemi di domanda e di dichiarazione stabiliti in un apposito disciplinare. L'efficacia della norma è subordinata all'approvazione, da parte della Commissione europea, del regime di aiuti istituito con la legge regionale e regolato dal disciplinare stesso. Il disciplinare approvato dal Consiglio regionale, sarà attuato con successivi decreti dirigenziali. Ecco quanto si dovrebbe prevedere in termini di procedure di assegnazione, utilizzo e rendicontazione dei fondi:
L'erogazione del contributo avverrà in un'unica soluzione, su un conto corrente dedicato i cui dati saranno comunicati agli uffici dai confidi beneficiari entro venti giorni dalla delibera di concessione dei contributi. Il Confidi assume l'obbligo, anche in sede di bilancio annuale, di evidenziare tutte le operazioni relative all'attività di prestazione delle garanzie esercitate utilizzando i contributi regionali.
I contributi erogati, iscritti in un apposito conto di bilancio, devono essere utilizzati unicamente a dotazione dei fondi di garanzia ed esclusivamente per operazioni finanziarie a favore delle imprese beneficiarie e non potranno in nessun caso essere utilizzati per scopi diversi, in particolare non potranno mai essere utilizzati per la gestione delle operazioni di ordinaria amministrazione del Confidi.
Il Confidi è obbligato a utilizzare, nel rilascio di garanzie a valere sul contributo regionale, gli stessi criteri di valutazione e le medesime modalità operative adottate nella gestione normale degli altri fondi propri. Sul fondo alimentato dal contributo confluiranno gli interessi attivi maturati, nonché i premi di garanzia per gli importi garantiti o comunque autogarantiti e sullo stesso graveranno gli oneri di gestione riconosciuti al Confidi beneficiario nella misura massima contemplata in base alla regolamentazione comunitaria.
Il Confidi presenterà, entro il 31 maggio di cascun anno, la relazione sulle attività garantite con l'utilizzo del contributo regionale con l'indicazione di eventuali criticità e proposte in merito ad attività migliorative. In particolare, dovranno essere evidenziate, sulla base dei rapporti intrattenuti con il sistema bancario, e delle richieste di garanzia avanzate, le esigenze di imprese aderenti e le criticità da rimuovere al fine di consentire alla Regione Campania di attuare specifiche politiche di intervento, anche settoriali, a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi) regionali.
Tecnicamente, mi pare di intendere che i fondi assegnati costituiscano una dotazione destinata alla copertura di un pool di rischio segregato. E se poi con questa dote si fanno operazioni con più banche, come fanno queste a stimare la probabilità di esaurimento dei fondi? Da apprezzare è comunque l'intento di razionalizzare le procedure e istituire controlli sull'effettiva destinazione.
Luca