Convegno CRIF sulla finanza dei POE: dal nostro inviato
Thu 12 Nov 2009, 10.44 Stampa
Il nostro Sapio mi ha mandato questo resoconto dell'interessante giornata di lavoro organizzata ieri da CRIF a Roma, nella quale è stato presentato l'ultimo rapporto dell'
Osservatorio sulla finanza per i piccoli operatori economici. Lo pubblico volentieri:
Crif ha presentato ieri 11/11, a Roma,nei locali messi a disposizione da BNL, l’osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici cui è seguita una tavola rotonda sul “Credito garantito dai Confidi: tra valutazione del rischio e analisi delle opportunità”. Hanno partecipato esponenti delle banche e dei Confidi. In sala il prof. Lorenzo Gai.
Nell’osservatorio è stato messo in evidenza, con dovizia di dati, come l’abbeveratoio sia pieno ma i cavalli non bevano. Solo alcuni ronzini sono assetati. Si attende nel prossimo futuro un forte aumento delle insolvenze (a giugno era già del 6,78%). Specialmente nei settori manifatturiero e dell’edilizia, particolarmente al Nord ed al Nord Est, dove le aziende lavorano per l’export.
Nella successiva tavola rotonda è emerso che il credito garantito dai Confidi è pari al 2,5% del Credito assicurato ai POE con tendenza all’aumento specialmente fra le aziende start up. In aumento la rischiosità, peraltro più accentuata fra i finanziamenti garantiti dai Confidi che fra quelli non garantiti. Insomma uno scenario di tutta tranquillità ;-)
Molto variabili le rischiosità fra un Confidi e l’altro.
Hanno parlato:
- il dr. Porcelli della BNL che ha confermato come gli attuali modelli di rating non siano stati progettati per catturare la rischiosità contingente in forte aumento;
- il dr. Villa, già presidente di Assoconfidi, che ha auspicato un aumento della quota di mercato dei Confidi onde aumentare il fatturato e contrastare la caduta dei margini;
- il dr. Duso (MPS) che ha auspicato dei 106 ben strutturati capaci di aiutare le banche a valutare la capacità delle aziende;
- il dr. Salvato di Finsardegna che ha spiegato la loro forte vocazione alla consulenza ed il severo scrutinio delle imprese che ha permesso di abbattere drasticamente il tasso di decadimento;
- il dr. Del Gatto di Unicredit che ha ricordato l’esigenza di tavoli condivisi per la prevenzione delle crisi. Ha giudicato negativamente l’eccessiva concentrazione territoriale dei Confidi;
- il dr. Grassa (Fedagri) che ha relazionato sulle prime esperienze di analisi decisionale da loro adottate ed ha portato un dato positivamente sconvolgente. Il loro tasso di insolvenza è dello 0,12% (dodici punti base);
- il dr. Lo Monaco, già BdI ed ora segretario Federconfidi, che ha ricordato la necessità che i Confidi si consorzino (fondano) per prepararsi al futuro ed essere validi consulenti delle imprese e delle banche.
In conclusione è stato un convegno che mi è piaciuto. Purtroppo troppo breve. Avrei voluto scambiare idee con tutti. Avevo domande bastanti a sfiancarli tutti. Un grazie particolare a Lorenzo Gai, sempre caro e gentile col sottoscritto.
Grazie, Sapio.
Luca