"Formigoni Loan" per i confidi 107 lombardi
Mon 9 Nov 2009, 00.23 Stampa
Il Sole di domenica 8/11 dava un
annuncio interessante:
Entro fine mese partirà il bando per i "Formigoni bond", o meglio "Formigoni loan", cioè lo strumento finanziario da 30 milioni individuato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per ricapitalizzare attraverso la Finlombarda i Confidi [...].
«A un anno dal lancio delle misure anticrisi, la Regione Lombardia continua a vigilare – avverte Formigoni – e avanza la proposta di questo nuovo strumento rivolto al mondo dei Confidi». Nella scelta della Regione di garantire nuovi 30 milioni di euro al sistema dei 55 Confidi lombardi, «la priorità resta garantire l'accesso al credito da parte dell'impresa. Con i loan vogliamo mettere in sicurezza il sistema dei Confidi [...].
Lo strumento dei loan nasce dall'alleanza tra la Regione e le associazioni di categoria. «Anche questa volta – conclude Formigoni – abbiamo fatto la scelta di mettere a punto lo strumento non in modo unilaterale ma insieme con gli attori di mercato».
Non è questo l'unico strumento per rafforzare il sistema delle garanzie bancarie. In un anno sono stati varati (e in parte anche assegnati) diversi strumenti, come Confiducia (20 milioni, già assegnata a Federfidi), Jeremie (20 milioni di cui sono state già assegnate le prime tranche a Confidi Province Lombarde-Assolombarda, Confapi Lombarda Fidi-Confapi, Confidi Lombardia insieme con CoMfidi Mantova-Confindustria Brescia e Mantova), Made in Lombardy (33 milioni già assegnata a Bnl).
I "Formigoni loan" sono destinati ai Confidi che hanno fatto (o vogliono presentare) domanda per iscriversi al registro degli intermediari finanziari della Banca d'Italia ma a cui mancano i requisiti patrimoniali. Chi non si registra nell'albo della Bankitalia non è autorizzato a operare. Altri consorzi, senza questi prestiti, supererebbero il rapporto limite fissato da Basilea tra gli impieghi e il patrimonio e rischiano di non poter rilasciare altre garanzie.
Questi prestiti della Regione ai consorzi fidi si configurano a bilancio come "fondi propri" dei Confidi, e quindi ne alzano il patrimonio. Sono in tranche da 1 a 5 milioni l'uno da rendere alla Regione entro sei o dieci anni non a rate ma in una soluzione unica. Il tasso d'interesse chiesto ai Confidi per il prestito è quello minimo consentito dalla Ue affinché non si configuri l'aiuto di stato.
Dopo il Piemonte (vedi
ultimo post), anche la Regione Lombardia apre un canale di raccolta di patrimonio supplementare per i "suoi" confidi 107, che da mesi premevano per una misura del genere.
Il bando annunciato chiarirà i dettagli tecnici dei nuovi strumenti. Rinviamo pertanto i commenti.
Luca