Riforma dei confidi abruzzesi: forte dissenso di Confcommercio
Thu 29 Oct 2009, 16.12 Stampa
Un gentile visitatore mi segnala questo comunicato:
RIFORMA CONFIDI: CONFCOMMERCIO, “ANOMALA LA PROCEDURA E IMPROPONIBILI I CONTENUTI”
Il Sistema delle Cooperative fidi della Confcommercio abruzzese, che conta oltre 8mila aziende socie, non condivide la proposta di legge di riforma del settore presentata, "in maniera del tutto anomala", da parte dell’Assessore al ramo, Alfredo Castiglione. Lo stesso Castiglione, ricorda Confcommercio, "aveva annunciato l’istituzione di un tavolo, intorno al quale dovevano sedere i rappresentanti di tutte le Categorie interessate (compresi i Settori del Turismo e dell’Agricoltura) alla presenza, quindi, anche dei relativi assessori, Mauro Di Dalmazio e Mauro Febbo, per discutere di un fondamentale argomento comune a tutto il Comparto economico. A sorpresa, però, l’assessore Castiglione, senza la costituzione dell’apposito tavolo tematico e senza tener conto della richiesta delle Organizzazioni datoriali (Confcommercio, CIA, CNA, Coldiretti, Confapi, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria) per un preventivo confronto, in data 21/09/2009 ha portato in Giunta la proposta di “Nuova legge organica in materia di Confidi”, che è stata approvata nello stesso giorno". Il Sistema delle Cooperative fidi della Confcommercio in Abruzzo è così composto: Ascomfidi Marsicana Soc. Coop., Ascomfidi Pescara Soc. Coop., Ascomfidi Sulmona Soc. Coop., Co.Fidi Chieti Soc. Coop., Ter.Fidi Teramo Consorzio di garanzia. "La Regione - prosegue Confcommercio - non può dall’oggi al domani modificare la norma, sapendo di far morire oltre 50 Cooperative e Consorzi fidi distribuiti nel territorio Regionale. L’elevato numero di tali Organismi è una risorsa in grado di soddisfare capillarmente le esigenze di tutte le piccole e medie aziende abruzzesi, in un ottica di mutualità; tale ottica, a differenza di quella adottata giornalmente dalle banche, ha avvantaggiato gli operatori, considerati e valutati nel tempo per la loro professionalità, per le proprie idee e non già per la loro consistenza economica". Confcommercio, dunque, esprime una posizione opposta a quella di Casartigiani Abruzzo, che si è invece detta favorevole al ddl regionale di riforma dei Confidi. Una riforma che, secondo Confcommercio, finirebbe solo per "esaltare gli interessi di pochissime Cooperative a discapito della stragrande maggioranza di esse". L’appello che viene ora rivolto da Confcommercio al Consiglio Regionale è quello di modificare le norme "secondo le legittime aspettative della stragrande maggioranza delle Cooperative e Consorzi fidi abruzzesi, prevedendo la possibilità di graduare in un lasso di tempo ragionevole l’accorpamento delle Cooperative o Consorzi fidi". Nei prossimi giorni Confcommercio inviterà ad una riunione tutti gli organismi fidi che non condividono tale riforma, per dibattere l’argomento e predisporre un documento comune da sottoporre alla Regione.
Che bella cosa il mercato come motore di evoluzione e di cambiamento, innescato dai bisogni degli utenti di una merce o di un servizio! Com'è complicato sotituirlo con l'iniziativa politica, sia che cerchi di forzare il cambiamento, sia che (peggio ancora) si limiti a concertare e a mediare tra istanze di conservazione dello status quo.
Luca