Morandini: avanti con le T-Holding per salvare 1 mln di aziende in pericolo
Sat 24 Oct 2009, 01.26 Stampa
Dal Sole 24 ore riprendo una notizia molto gettonata oggi sulle radio:
Oltre un milione di aziende sono a rischio. In un frangente tanto complesso il presidente di Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, all'undicesimo forum di Piccola Industria a Mantova ha scelto di presentare un messaggio incentrato soprattutto su un'idea: la necessità di creare gli strumenti giuridici e societari per superare la crisi, puntando in primo luogo sul rafforzamento patrimoniale e sulla crescita dimensionale. Secondo uno studio commissionato all'Università di Perugia, che ha analizzato un ampio campione di bilanci, un terzo delle piccole aziende sta andando bene, un terzo è in mezzo al guado e un terzo sta soffrendo. Nella simulazione econometrica realizzata dall'ateneo umbro, si crea un meccanismo di conferimento dei diritti di proprietà di una serie di aziende a una holding definita T-holding. A latere si costituisce un fondo a capitale pubblico e privato con due miliardi di disponibilità che investe solo nelle aggregazioni di piccole imprese. Le linee di credito della T-holding sono garantite dall'accesso al credito diretto al fondo di garanzia. Se le banche desiderano investire nella T-holding, esse beneficiano di un trattamento fiscale di favore. La T-holding può contare su agevolazioni fiscali derivate dalla norma delle aggregazioni, che però vanno rafforzate con la rivalutazione gratuita dei cespiti, senza tetti.
Aggregazione e ricapitalizzazione, quel che si dice prendere le vulnerabilità delle nostre Pmi per le corna. Aspetto di leggere estratti più ampi dello studio dei colleghi di Perugia per capire meglio lo schema proposto.
Luca