Verso un Cooperfidi Nazionale

Wed 14 Oct 2009, 13.11 Stampa

Da un sito di Termoli, ho appreso di un progetto di aggregazione tra confidi che riguarda il settore della cooperazione:
Cooperfidi Molise ha condiviso con i propri soci e deliberato nell’assemblea straordinaria, che si è svolta ieri nella sede operativa sita presso Confcooperative Molise, un processo di trasformazione che porterà entro l’anno alla costituzione di un Cooperfidi Nazionale.
A tale aggregazione parteciperanno altri otto confidi tra cui Confcooperfidi Lombardia, Confircoop Lomabardia-Veneto, Cooperfidi Calabria, Cooperfidi Campania, Cooperfidi Emilia Romagna, Fidicoop Lazio, Fidicoop Toscana, Umbria Fidi. Il Cooperfidi Nazionale assumerà la qualificazione di Intermediario Finanziario 107, opererà per il rilascio di garanzie alle cooperative ai fini di Basilea 2. [...]
Le dimensioni economico patrimoniali del Cooperfidi Nazionale è dato dalle situazioni patrimoniali dei nove Confidi che partecipano al progetto di costituzione, in sintesi sono: patrimonio netto 11,3 milioni di euro, garanzie erogate 67,7 milioni di euro, attività finanziarie 87,6 milioni di euro, valore attivo di bilancio 25,9 milioni di euro, rapporto probabile tra patrimonio di vigilanza e attività ponderate 9,1%, ricavi da garanzie e servizi euro 756 mila, ricavi di attività finanziarie euro 788 mila.
Un ruolo importante per la realizzazione del progetto di costituzione del Cooperfidi Nazionale sarà rappresentato dai Fondi Mutualistici delle tre centrali cooperative: Fondosviluppo, Coopfond e Generalfond. L’apporto dei Fondi Mutualistici – dichiara ancora il Presidente Calleo Domenico – sarà indispensabile in quanto garantirà un livello di patrimonio adeguato ai requisiti di vigilanza, destinerà risorse ai territori sprovvisti di fondi sufficienti per lo sviluppo, allocherà le risorse economiche per la copertura dei costi di gestione in fase di start-up. L’apporto complessivo minimo stimato per l’intervento dei Fondi Mutualistici sarà di 10 milioni di euro.
I fondi mutualistici, alimentati dalla contribuzione obbligatoria sugli utili delle cooperative, sono una dote importante, e può rappresentare per il nuovo soggetto una fonte preziosa di denaro fresco. Le dimensioni minime per il 107 ci sono. Il nuovo Cooperfidi dovrà dotarsi di una struttura efficiente, ben rappresentata nei vari territori e non troppo costosa. Quanto al pool di rischio, le cooperative sono un mondo variegato. Penso che le centrali aderenti faranno il massimo per disciplinare i comportamenti finanziari, e quindi portare nel Cooperfidi Nazionale delle buone esposizioni.

Luca

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