Bilancio IAS dei confidi e contro-garanzie
Thu 27 Aug 2009, 16.52 Stampa
In questa fase di riscaldamento a bordo campo (viste le temperature!) prima di riprendere a giocare, vi sottopongo un problema in cui mi sono imbattuto lavorando sul nuovo piano dei conti dei confidi trentini (coi quali sapete che sto collaborando).
Il punto riguarda la rappresentazione in bilancio delle controgaranzie. Non c'è dubbio che si debbano riportare nei prospetti pertinenti di Nota integrativa che prendono il posto delle voci sotto la linea. Non mi è chiaro, però, se si possa (o si debba) evidenziarle anche sopra la linea. Per un principio di simmetria, se per le garanzie rilasciate devo iscrivere una passività per un valore pari al maggiore tra la commissione incassata (e non ancora portata a ricavi pro rata temporis) e le rettifiche di valore per deterioramento, allora per le garanzie ricevute dovrei iscrivere un'attività pari al maggiore tra la commissione pagata e la compensazione di rettifiche di valore (un parte delle perdite presunte la sospendo perché la posso trasferire sul controgarante); in alternativa potrei dedurre il valore delle passività per garanzie quando in parte questo sono coperte dalle contro-garanzie. Naturalmente le contro-garanzie devono rispettare requisiti di efficacia rispetto all'attenuazione dell perdite.
Nel bilancio 2008 di Artigiancredito Toscano (un primo esempio di bilancio IAS di confidi 107) non se ne tiene conto: nella Nota integrativa (v. pag.42) si afferma:
Nella valutazione dei dubbi esiti per crediti di firma deteriorati ed in bonis non si è tenuto conto del valore delle contro garanzie ricevute ed in essere né della consistenza dei fondi anti-usura".
Qual è il vostro pensiero, o la vostra opzione tecnica, in materia?
Luca