Conafi Prestitò rileva un'agenzia di istruttoria pratiche confidi

Tue 30 Jun 2009, 17.43 Stampa

Da questa news MF Dow Jones
TORINO (MF-DJ)--Conafi P., tramite la controllata al 100% Hpb, ha acquisito ad un prezzo di 450.000 euro il 76% di Alta Italia Servizi Srl, societa' con sede legale a Busto Arsizio (VA).
Alta Italia Servizi, recita una nota, e' specializzata nell'attivita' di servizi di istruttoria delle pratiche relative alle emissioni di garanzie da parte dei Confidi, la cui erogazione consente di agevolare alle imprese l'accesso ai finanziamenti a breve, medio e lungo termine destinati allo sviluppo delle attivita' economiche e produttive.
Presente con 14 unita' locali sull'intero territorio nazionale, Alta Italia Servizi ha chiuso l'anno 2008 sostanzialmente in pareggio, con un fatturato pari a circa 295.000 euro. Inoltre Alta Italia Servizi ha sottoscritto un contratto di esclusiva della durata di 9 anni con Fidi Alta Italia, consorzio di garanzia fidi con oltre 3.000 associate.
"Il crescente ruolo dei Confidi nel tessuto socio-economico italiano conferma l'importante contributo offerto dagli stessi nel facilitare sia l'accesso delle imprese ai capitali, sia l'abbattimento del rischio creditizio nelle banche. L'operazione di oggi e' volta all'espansione del portafoglio di prodotti e servizi, con l'obiettivo di presentare una offerta al mercato sempre piu' completa e competitiva", ha dichiarato Nunzio Chiolo, presidente e a.d. di Conafi P.
Conafi Prestitò è una finanziaria 107 basata a Torino che opera nel credito personale. Fidi Alta Italia è un confidi con sede a Busto Arsizio (Varese) di natura intercategoriale [interpreto: non affiliato a sigle associative], con sedi a Bergamo, Brescia, Voghera, Roma e Napoli.
La notizia segnala uno spazio di mercato nei servizi di affiancamento ai rapporti banca impresa, e un esempio di divisione del lavoro tra confidi e agenzie di servizi. Uno spazio interessante, visto che attrae una finanziaria di credito al consumo.

Luca

Commenti precedenti:


Sapio (01/07/2009 09.45) n/a

Vorrei aggiungere una interpretazione alternativa alle ragioni ufficiali del deal. Sono rimasto infatti sorpreso per il valore insolitamente alto attribuito a Alta Italia servizi srl, 592 KE. Generalmente queste imprese hanno al loro attivo solo il modesto valore ammortizzato dei PC e delle scrivanie. E se invece l'operazione vera fosse non quella proclamata ma un'altra? A pensar male ... In pratica il venditore Fidi Alta Italia aveva bisogno di capitale per passare l'esame di 107 (o altra necessità) e si è rivolta a Conafi Prestitò che però non poteva concedere la liquidità visto che opera nei prestiti personali. E allora Conafi ha acquistato ad elevato prezzo un attivo di Fidi Alta Italia permettendo al venditore di fare cassa e plusvalenza. Il venditore restituirà il prestito travestito da acquisto tramite le rate del contratto di servizio stipulato contestualmente con Alta Italia Servizi. Però c'è qualcosa che non mi convince sulla convenienza economica dell'intera operazione.

Luca (01/07/2009 10.04)

Sapio, non ho elementi per suffragare la tua tesi. Penso che le ragioni ufficiali siano, appunto, ragionevoli. Tieni conto che Conafi ha un rete distributiva che coinvolge più di 1000 soggetti, che potrebbero essere molto interessati ad aggiungere il prodotto garanzia confidi al loro catalogo. Mi preoccuperei, piuttosto, di quanto incide un modello distributivo del genere sul costo finale del credito garantito.

Dal tuo commento, stimolante, colgo un altro spunto. Gli imprenditori in difficoltà finanziaria, che hanno esaurito i fidi aziendali, anzi, devono rientrare su alcuni, possono fare debiti personali per reperire liquidità da mettere in azienda o da spendere loro, dato che non riescono a prelevare compensi aziendali. Qui potrebbe realizzarsi un contatto tra mercato della garanzia confidi e prestiti personali. Conafi, peraltro, si concentra su cessioni del quinto e simili, che in casi del genere non si possono fare.

de rossi (03/07/2009 16.24) n/a

Complimenti per chi ha realizzato l'operazione, (non credo finalizzata al 107), apre una strada importante per quelli che hanno un rete e una rappresentanza ben più capillare.

de rossi (03/07/2009 16.27) n/a

Aggiungo una nota negativa sui costi finali per le imprese, credo che siano alla fine molto penalizzanti.

giuliano (12/10/2009 22.10) n/a

l'operazione non è sicuramente finalizzata al 107, vi sono altri modi (meno imprenditoriali) per arrivare al 107. L'operazione in essere è legata al progetto di sviluppo territoriale del confidi. Le imprese non saranno penalizzate sui costi in quanto il progetto si regge sull'aumento dei volumi di affidamento . fidialtaitalia non ha bisogno di capitali perchè è un confidi che in proporzione al rischio in essere è molto capitalizzato. Dai bilanci si evince che il capitale rappresenta 1/3 del rischio in essere. Interessante la rete capillare di conafi

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