Partono gli Osservatori regionali sul credito
Thu 2 Apr 2009, 09.47 Stampa
Il Sole 24 ore di oggi, a pag. 39, riferisce che il MEF ha predisposto la direttiva per l'attuazione del sistema di Monitoraggio del finanziamento all'economia ex art. 12 DL 185 del 29/11/2008, di cui in
questo post. Il documento è stato elaborato da Andrea Montanino, dirigente generale al Tesoro, e Angela Pria, prefetto al Viminale, ed è stato confrontato con la Banca d'Italia.
Il sistema di monitoraggio prvede due principali livelli:
- singoli casi e controversie potranno essere segnalate da famiglie e imprese direttamente ai prefetti del capoluogo di provincia; le istanze sono trasmesse on line alle prefetture con i moduli indicati sui siti www.interno.it e www.tesoro. it., o anche spedite per posta ordinaria. Il prefetto - che non deve entrare nel merito di credito - classifica i reclami per banca e tipologia di clientela. Esclude quelli macroscopicamente infondati e trasmetti tutti gli altri alla banca interessata «a livello di divisione regionale o nazionale, a seconda dell’organizzazione»; l’obiettivo, dunque, è «facilitare il riesame delle pratiche a un livello più elevato della struttura gerarchica» dell’istituto di credito coinvolto. Poi «la banca fornirà direttamente al cliente la risposta informando il prefetto, con cadenza mensile, sugli esiti delle istanze». La direttiva precisa che «al termine del processo dati e informazioni sono distrutti e conservati solamente in forma aggregata e anonima»;
- a livello regionale saranno costituiti gli Osservatori con la funzione di luoghi d’incontro tra gli attori economici» con lo scopo di «individuare per tempo eventuali strozzature nel flusso finanziario che dagli intermediari creditizi va verso famiglie e imprese». I prefetti avranno «il supporto tecnico-amministativo delle direzioni territoriali dell’economia e delle finanze».
I membri degli Osservatori sono il prefetto del capoluogo di regione, con funzioni di presidente e coordinatore, i prefetti delle altre province, il dirigente regionale dell’economia e finanze, il presidente della [delle?] Camera di commercio, il rappresentante dell’Abi, delle categorie di impresa e dei lavoratori, delle associazioni dei consumatori. Sono poi «invitati a partecipare» il presidente della regione, i rappresentanti di Anci, Upi e Uncem, il comandante regionale della Guardia di Finanza e il direttore regionale della Banca d’Italia.
Diamo una mano per dare un'anima, in ogni regione, a questa pur lodevole iniziativa, che presa alla lettera sembra molto "fredda". I problemi che si vogliono affrontare esigono che si rinsaldi una vicinanza tra le banche e i clienti in difficoltà, con energie applicate da ambo le parti per trovare soluzioni caso per caso. Questo intervento (ma non saprei dire come fare diversamente in un decreto) istituisce una rete di rapporti anonimi e formali.
Non si può fare di più?
Luca