Il Rapporto 2008 di Fedart Fidi
Wed 1 Apr 2009, 05.42 Stampa
Cito dal Sole 24 ore in seconda di oggi:
[...] nel 2007 i finanziamenti garantiti dai Confidi che aderiscono a Fedart Fidi avevano superato i 6 miliardi, con un incremento dell’11%, mentre le prime stime relative allo scorso anno indicano un rallentamento della crescita al 2-3% fino a quota 6,2-6,3 miliardi.
Il Rapporto 2008 di Fedart Fidi, che viene presentato oggi a Roma presso la sede del Cnel, giunge in una fase di forte contrazione per il credito alle piccole e medie imprese.[...]
Diciannove i Confidi che gestiscono un volume di garanzie superiore ai 75 milioni, soglia oltre la quale scatta l’obbligo di iscrizione nell’elenco degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia (art. 107 del Testo unico). «La scadenza per l’iscrizione è stata proprogata da marzo a fine anno – dice Fumagalli [segretario generale di Confartigianato] –. Ma non basta. Gli adempimenti e le procedure sono eccessivi, per questo stiamo avviando un dialogo con il ministero dell’Economia per valutarne l’alleggerimento nei casi in cui l’attività dei Confidi è limitata alla prestazione di garanzie».
Noto due cose:
- il Rapporto 2008 (sui bilanci 2007) esce con circa quattro mesi di ritardo rispetto al precedente; ci sono mille giustificazioni (crisi, fusioni, ecc.), che però sarebbero anche ragioni per essere più tempestivi ed esaurienti nella comunicazione; e non è un appunto a Fedart, che tra le associazioni dei confidi è quella che produce il flusso informativo di sistema più continuo e articolato;
- novembre 2003 => legge quadro; marzo 2008 => pubblicate le Istruzioni di Vigilanza; aprile 2009 => proposta di avvio del dialogo con il MEF per modularne l'attuazione; [mi dimenticavo] gennaio 2009 => autorizzati da Banca d'Italia i primi due confidi 107, sono entrambi artigiani;
Avviamo pure il dialogo, se ci sono confidi che prima di fine anno rischiano di incagliarsi sulla via della trasformazione (non voluta) in 107. Ma facciamolo in maniera pubblica. Un bel procedimento di consultazione aperto alle associazioni, ma non solo, anche a tutti quelli che studiano il problema e hanno qualcosa da dire. Per i pareri non corredati da cifre aggiornate una corsia preferenziale (dritti nel cestino).
A un anno da oggi saremo ancora qui ad auspicare un "avvio del dialogo"? Se dovesse accadere, avremo la prova provata che il dibattito quasi decennale sulla trasformazione dei confidi è un pesce d'aprile che non finisce mai.
Luca