Da Sapio spunti di discussione sul rating da non lasciar cadere
Sat 7 Mar 2009, 06:27 PM Stampa
Il co-produttore di aleablog Sapio (chi è? molti si chiedono, prima o poi daremo lo scoop) mi sottopone alcuni temi da discutere che sono attualissimi e molto correlati. Provo a sintetizzarli e a proporli al dibattito.
Il primo riguarda il rating dei clienti retail valutati in pool di prodotto.
Può accadere che un cliente prenda più prodotti e per questo gli vengano attribuite più PD, diverse fra loro, una per ciascun prodotto. Non sarebbe giusto che ad un prenditore venga alla fine associata una sola PD, magari la più prudente fra le tre, nel rispetto del principio logico che un soggetto ha una sola probabilità di default? Provo a rispondere: la PD serve per il pricing e la copertura del rischio; la banca vede il rischio aggregato del pool, non quello della relazione con il cliente. La PD di ogni pool è una stima della frequenza dei default di quel pool. Se trattata individualmente, la PD del cliente stimerebbe l'incidenza dei default nel segmento cui appartiene quel cliente.
Secondo spunto: in questo momento di crisi eccezionale i sistemi di rating
dovrebbero essere modificati per tener conto dell’eccezionalità dell’evento? Un esempio : un prenditore subisce degli insoluti causati dall’impossibilità da parte dei clienti di pagare alcune fatture. Il prenditore rimane solvibile ma i sistemi andamentali registrano questa situazione e peggioreranno i
prossimi rating. E’ corretto? Mia risposta: temo la reattività degli score andamentali (ne avevo parlato
qui), di questi tempi serve dare più peso al bilancio e alle qualità personali (con tutta la difficoltà di fare proiezioni)
Terzo spunto: i sistemi di rating che conosco sono tutti rivolti al passato
perché basati su elementi del passato (bilancio, andamentali,
qualitativo). Nessuno valuta il progetto d’investimento o di
business. E’ giusto? Che rischi si corrono in questa situazione? Risposta: non è giusto, ma chi si prende la briga di valutare il progetto? Spesso nemmeno l'impresa lo fa in modo esplicito. Eppure si deve fare, anche sapendo già che in un mese potrebbe cambiare tutto. E l'impresa dovrebbe essere valutata per la sua elasticità nel cambiare al volgere degli eventi.
A voi, amici visitatori, non deludete i co-produttori del blog.
Luca