Le molte vie dell'aggregazione tra i confidi
Fri 27 Feb 2009, 10:12 AM Stampa
Sto scrivendo il mio contributo alla ricerca sui confidi al Sud coordinata da
ASR Mezzogiorno. Sono alle prese con le politiche di aggregazione, un vero rompicapo. Ad esempio, cercando su
denaro.it la conferma di alcune notizie raccolte con interviste a direttori di confidi campani, mi sono imbattuto in due annunci, il primo è del
14 gennaio
E' partito da Napoli il roadshow di Fin.Promo.Ter per illustrare il piano realizzato dall'advisor Kmpg che punta alla trasformazione, nel 2010, in organismo vigilato della Banca d'Italia. Il confidi di secondo grado di Confcommercio ha tra i soci anche Confidi Pmi Campania presieduto da Lucio Donadio il quale ha organizzato la prima tappa dell'iniziativa di promozione delle attività e delle strategie future della finanziaria, pronta a raccogliere le importanti sfide imposte dalla trasformazione delle strutture che operano nel mercato del credito. A fare gli onori di casa e ad accogliere il presidente Giovanni Da Pozzo, il quale ha illustrato i traguardi del 2008 e gli obiettivi a medio e lungo termine della struttura, c'era il vicepresidente nazionale di Confcommercio con delega al Mezzogiorno Maurizio Maddaloni
Dunque, Confcommercio nazionale intende trasformare l'attuale confidi nazionale di 2°/3° grado, FinPromoTer, in un confidi 107 di secondo grado, al quale aderiranno i confidi affiliati all'associazione (come Confidi PMI di Napoli), molti dei quali rimarranno 106.
Ma ecco che il 13 febbraio esce un altra
notizia:
Nasce il primo superconfidi regionale, composto da dodici consorzi locali, per "porre in essere, unitariamente, tutte quelle attività funzionali alla costituzione del Confidi Campania", consorzio di secondo grado previsto dalla legge regionale 40/2008. Lo si legge nell'atto di costituzione del raggruppamento temporaneo di imprese firmato a Napoli lo scorso 19 gennaio davanti al notaio Luigi Di Persia. L'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle Pmi in un'epoca di crisi attraverso un più agevole accesso al credito, cosa possibile attraverso un irrobustimento del frammentato sistema dei consorzi fidi locali. I dodici soggetti sono espressione di oltre 11mila soci e insieme detengono un patrimonio netto di circa 20 milioni di euro e garanzie rilasciate per 130 milioni. Con questi numeri il superconfidi regionale può diventare intermediario finanziario vigilato dalla Banca d'Italia, ai sensi dell'articolo 107 del Testo unico bancario, qualifica particolarmente utile ai fini di Basilea 2. L'organismo, per il quale il Confidi Pmi Campania presieduto da Lucio Donadio ha il ruolo di capofila, intende promuovere la crescita ampliando la compagine sociale del superconfidi, sviluppando attività di controgaranzia ai soci e attività diretta in cogaranzia e svolgendo eventualmente un'attività diretta. "Quando ognuno fa la propria parte, le cose si muovono e il territorio può beneficiarne. La Regione Campania ha messo sul piatto 5 milioni di euro e noi ci siamo mossi.[...]
Leggo prima "raggruppamento temporaneo di imprese" e poi "con questi numeri il superconfidi regionale può diventare intermediario finanziario vigilato". Allora, il presente parla di una ATI - mi pare che si chiami RTS - per gestire una dotazione di fondi regionali. Il futuro potrebbe portare a un confidi di 2° grado regionale aperto a enti di ogni settore e dimensione. I 12 promotori formano una lista arcobaleno: Confidi Napoli, Creditart, Confcredito, Confidi Salerno, Confidi Pmi Campania, Impresa Confidi, Cidec, Artigiancredito, Agriconfidi, Consorzio Api Campania Fidi, Ascom Fidi Caserta, Campania Credito e Cooperfidi. In Campania i confidi sono 42, e molti soggetti importanti non hanno aderito. Come esperienza simile rammento
ATI Prisma (Umbria) coordinata dalla finanziaria regionale Gepafin, ma lì l'adesione è stata pressoché totalitaria (buon vecchio centralismo democratico).
Cosa accomuna i due progetti? Il driver strategico è in entrambi i casi la disponibilità di fondi pubblici (legge Bersani sul commercio nel caso di FinPromoTer, legge 40/2008 della Regione Campania nel caso di RTS). Questo asset, prezioso oggi più di ieri, sarà rinforzato da un piano industriale solido e condiviso dagli aderenti? Ho seri dubbi, se i confidi di 1° grado applicano (come pare) la teoria dei due forni, servendosi da chi ha più farina.
Si può fare di più (senza essere eroi).
Luca