Bain Capital e Clessidra comprano Ce.Bi. e Cerved
Sun 28 Dec 2008, 05:34 AM Stampa
Come riferisce
Reuters, il 23 dicembre è stata ufficializzata la cessione di
Centrale dei Bilanci SpA a due gruppi di private equity,
Bain Capital (USA) e
Clessidra Capital Partners (Italia). Le quote di Bain e Clessidra sarebbero dell'80% e del 20%, rispettivamente. Hanno venduto le banche italiane presenti nell'azionariato di Ce.Bi., tra cui Intesa Sanpaolo (24,5%), Unicredit (22,6%) e Mps (12,6%). Il prezzo si aggira su €550mn, finanziati per la metà con un prestito sindacato da BNP Paribas, Intesa e Unicredit. Ce.Bi. gestisce una propria banca dati di bilanci alimentata dalle banche aderenti e sviluppa modelli di scoring creditizio (incorporati nei sistemi di rating di alcune tra le maggiori banche italiane). L'acquisizione ha puntato però ad un altro asset strategico, il gruppo
Cerved che Centrale dei Bilanci controlla all'85% (il 15% è delle francese
Coface, attiva nell'assicurazione e gestione crediti e nella business information). Cerved, come noto, è nata come spin-off dal sistema della Camere di commercio per separare l'attività di banca dati commerciale dal servizio istituzionale di gestione del Registro delle imprese, in carico ad
Infocamere. Cerved, oltre a svolgere altri servizi di informazione per le banche e le aziende, acquisisce dati aziendali dagli archivi camerali e li rivende in concorrenza con altri
distributori.
I nuovi proprietari di Ce.Bi.-Cerved intendono conferire l'asset alla propria divisione
Lince, vendor di informazioni commerciali e creditizie e, dall'aprile 2008 , prima e finora unica
ECAI italiana autorizzata dalla Banca d'Italia. Le ragioni del deal sono illustrate in questi articoli del
Corriere e di
Repubblica apparsi nei mesi scorsi. Cerved porta in dote un portafoglio di 21.000 clienti, che comprende il 90% delle banche italiane, un'appetibile platea a cui offrire rating esterni riconosciuti a fini di Basilea. E la domanda di informazioni sul credito è in crescita, sospinta dalla crisi e dalla ricerca di risparmi sulle procedure di fido.
Se il settore non fosse interessante, non si sarebbe concluso un deal da più di mezzo trilione di euro in un mercato del private equity in sofferenza dal dopo-Lehman. Aspettiamo con interesse le mosse del nuovo player, e le risposte dei suoi concorrenti.
Luca