La Commissione Europea alza i limiti degli aiuti di Stato alle Pmi per due anni

Thu 18 Dec 2008, 08.41 Stampa

Per contrastare gli effetti della stretta creditizia, la Commissione Europea ha deciso ieri di attenuare in via eccezionale per due anni (2009 e 2010) i vincoli agli aiuti di Stato alle Pmi. In particolare la Comunicazione del 17.12.2008 prevede che siano considerati compatibili con il Trattato UE gli aiuti pubblici alle imprese che non erano in crisi finanziaria all'1/7/2008, ma che possono essere entrate in crisi successivamente a tale data alle seguenti condizioni; Si fa riferimento, inoltre, ai programmi di apporto di capitale di rischio per colmare situazioni di equity gap; i limiti agli apporti sono innalzati a €2,5mn per impresa per anno (oggi il limite è €1,5mn) con una percentuale minima di fondi di origine privata del 30% (oggi è il 50%).
Bene, c'è di che riflettere. E penso che le Regioni e i Ministeri che stanno lavorando sulle misure anticrisi non potranno ignorare questo nuovo menu di opzioni che la Commissione ha preparato. E la cosa più importante è lo sdoganamento della finalità di rafforzamento e risanamento finanziario delle imprese, che per due anni assurge a fine prioritario degli interventi pubblici. Sulle garanzie, se è vero (come ritengo) che non è stato ampliato il plafond de minimis, non ci sono grandi agevolazioni, dato che rimane in piedi, in forma attenuata, il macchinoso impianto "basato sul rischio" della Comunicazione del giugno 2008. Se si vuole fare qualcosa di immediato, bisogna ricorrere alla fattispecie degli aiuti in unica soluzione. Una buona o una cattiva notizia per i confidi? Dipende dalla loro capacità di studiare azioni che raggiungano efficacemente le imprese.

Luca

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