Dalla Sicilia proposte per sostenere i confidi
Thu 30 Oct 2008, 10.31 Stampa
Ieri mi ha telefonato Nino Amadore, giornalista del Sole 24 ore, per un parere su due iniziative proposte in Sicilia a favore dei confidi:
- un disegno di legge regionale (presto in discussione nella commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana) che stanzia apporti ai fondi rischi senza vincolo di destinazione, quindi allocabili al patrimonio di vigilanza di quei confidi che si trasformeranno in 107;
- una proposta alternativa di Confindustria Sicilia che riguarda la creazione di un fondo di controgaranzia regionale di 100 milioni di euro.
Oggi è uscito sul Sole 24 ore questo
articolo a sua firma, nel quale si riportano la mia opinione e quella di Bartolo Mililli, che esprime una preferenza per la prima proposta perché «con il fondo di controgaranzia si creerebbe una struttura che già esiste a livello nazionale e ha già funzionato egregiamente. Del resto il fondo di controgaranzia della Regione siciliana già esiste e la gara per l'affidamento a un gestore è andata deserta già due volte».
Colgo l'occasione per precisare il parere che ho espresso affermando che le due proposte «si equivalgono sul piano delle garanzie per le banche e ai fini di Basilea 2», nel senso che entrambe possono oggi sostenere l'attività dei confidi 106, quindi l'erogazione di garanzie non conformi a Basilea 2. Quando in Sicilia ci saranno confidi 107, se questi offriranno garanzie personali (senza cap di perdita), allora l'apporto di fondi regionali sosterrà l'offerta strumenti
Basel 2 compliant.
Constato che l'interesse dei media per gli interventi sul credito alle Pmi rimane alto.
Luca