Umbria: protocollo d'intesa tra confidi, Regione e Gepafin

Thu 24 Jul 2008, 06.29 Stampa

Al recente convegno Finlombarda ho incontrato l'amico Marco Tili, direttore di Gepafin, la finanziaria regionale dell'Umbria con cui avevo collaborato ad uno studio sul sistema di garanzia della regione, concluso nel luglio 2007. Mi ha accennato ad interessanti sviluppi del progetto, confermati da questa agenzia.
UMBRIA: SISTEMA DI GARANZIA FIDI, AVVIATA INTEGRAZIONE GEPAFIN-CONFIDI
(ASCA) - Perugia, 22 lug - Integrazione e collaborazione societaria tra 'Confidi' regionali e la Finanziaria regionale 'Gepafin': e' questo il processo di riorganizzazione del sistema umbro delle garanzie a supporto dell'accesso al credito delle piccole e media imprese. Una 'configurazione unitaria ed integrata di sistema' che - secondo il protocollo d'intesa sottoscritto da Regione Umbria e Associazioni d'impresa (Confindustria, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confapi, Confcooperative Umbria e Legacoop) - dovrebbe consentire risposte adeguate ai bisogni delle aziende umbre in un contesto che vede la crescente concorrenza del mercato dei servizi finanziari. Per l'assessore regionale alle riforme istituzionali Vincenzo Riommi - che ha illustrato in conferenza stampa i contenuti del protocollo (presenti il presidente 'Gepafin' Giacomo Porrazzini e i rappresentanti dei soggetti firmatari) - 'l'obiettivo e' rendere efficiente il sistema umbro delle garanzie, salvaguardare le esperienze storiche maturate da Gepafin e dai Confidi mutualistici, espressione dell'associazionismo di impresa, ed evitare che l'Umbria diventi terra di conquista da parte di grosse concentrazioni nazionali. Le regole dettate da ''Basilea 2' e la necessita' di adeguarsi ai parametri previsti dalle leggi sull'attivita' bancaria, impongono di ripensare alla riorganizzazione strutturale l'intero sistema umbro per offrire alle PMI locali servizi finanziari di alta qualita' professionale ed economicamente competitivi'. Secondo l'assessore, 'occorre ragionare unitariamente' per ''agire sul mercato del credito ordinario ed irrobustire il sistema.
Le nuove regole bancarie ed il rating sulle imprese ci costringe ad un cambio di rotta nella consapevolezza - ha concluso Riommi - che il sostegno allo sviluppo non puo' prescindere da politiche finanziarie'.
Il percorso previsto dal protocollo dovrebbe concludersi tra dodici mesi con una realta' societaria espressione diretta ed equilibrata di Regione, mondo bancario e sistema umbro delle imprese, da definire da un punto di vista tecnico e organizzativo. A breve si procedera' all'individuazione, da parte dei soggetti firmatari, di un 'Advisor' per l'elaborazione di un piano industriale con cui delineare le migliori forme di collaborazione, partendo dalla verifica dei processi di riorganizzazione e riclassificazione attivati da Confidi e Gepafin. Porrazzini, presidente di Gepafin ha ricordato come in quindici anni di attivita' la finanziaria regionale ha concesso garanzie su quasi un miliardo di euro di finanziamenti a favore di 2mila 800 imprese, con un volume di investimenti superiore a 1 miliardo e 700 milioni di euro, cui si aggiungono 200 milioni di liquidita' e 42 milioni di euro di finanziamenti attivati con operazioni di ricapitalizzazione con capitali di rischio. E' inoltre cresciuto negli ultimi tempi il peso delle banche nella compagine societaria, dal 25 al 46%.
L'intesa raggiunta prefigura un modello inedito di partnership tra soggetti pubblici, confidi e banche. Definire la governance e i processi di integrazione non sarà una passeggiata, ma probabilmente gli incentivi a collaborare sono più forti oggi rispetto a 12 mesi fa.

Luca

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