Garanzie per le regioni Obiettivo 1 con il CO.SVI.G. Confesercenti
Thu 10 Apr 2008, 19.14 Stampa
Io mi illudo di essere un esperto del sistema di garanzia in Italia: non lo sono. La mia ignoranza si è palesata l'altro ieri, a Roma, quando sono andato a trovare l'amico Gianni Triolo, amministratore delegato di
Commerfin, società consortile che supporta i confidi del mondo Confesercenti. Il discorso è caduto sul
Fondo centrale di garanzia per le PMI. Dicevo della mia sorpresa nel riscontrare una crescita delle garanzie dirette rilasciate dal Fondo a favore delle banche, senza l'affiancamento di un confidi co-garante o contro-garantito. Il dott. Triolo mi ha rivelato che circa 80 milioni di queste operazioni sono state promosse dal
CO.SVI.G. Il Consorzio nazionale di sostegno e sviluppo delle garanzie (CO.SVI.G, appunto) è stato costituito nel giugno 2006 da Confesercenti e da Commerfin per favorire l’accesso delle piccole e medie imprese del terziario al credito garantito dal Fondo centrale per le PMI. Il Consorzio opera nelle Regioni Basilicata, Campania, Sicilia, Sardegna,Calabria e Puglia. Si avvale della rete Confesercenti, con il supporto tecnico-finanziario e informatico di Commerfin. Le imprese ricevono assistenza riguardo alla valutazione delle esigenze finanziarie, alla verifica di ammissibilità al Fondo Centrale di Garanzia, alla predisposizione della modulistica via web per la presentazione delle domande. Le banche erogano prestiti chirografari a medio termine senza richiedere fidejussioni personali, e applicando uno sconto superiore al punto percentuale rispetto alle condizioni di mercato. La garanzia del Fondo, rilasciata direttamente alle banche erogatrici, copre fino all'80% del credito ed è a costo zero per le imprese localizzate nelle aree Obiettivo 1 (soprattutto in Campania, Calabria, Sicilia). Il CO.SVI.G. è remunerato da una commissione sull'erogato.
L'iniziativa ha riscosso il gradimento della Confesercenti, delle banche e delle imprese. Da anni sostengo che i confidi creano gran parte del valore nella fase di originazione del credito per il ruolo di segnalatori, consulenti e co-istruttori. In questo caso notiamo che la struttura associativa supporta l'originazione senza assumere rischi. I rischi rimangono a carico della banca erogante e del Fondo centrale. Sappiamo bene che si tratta di una forma di garanzia non eleggibile per Basilea 2, ma ciò nonostante le banche la valorizzano, come abbiamo visto. Il modello CO.SVI.G. non sarebbe replicabile al centro-nord, dove le quote garantite dal Fondo centrale sono più basse, e il costo non è nullo, né sarebbe sostenibile in assenza di garanzie pubbliche. Però mi sembra interessante questo caso di separazione tra gestione della relazione e assunzione di rischio. Se fossi un confidi 106 (ora e sempre) ci farei sopra una riflessione.
Luca