XBRL 2008: le banche
Mon 4 Feb 2008, 23.19 Stampa
Ancora sul
convegno di Roma, dove si è parlato anche di banche, e non è stato un caso, visto che la stessa ABI ospitava l'evento.
Delle applicazioni per le banche ha parlato
Carlo Calandrini, Titolare della Divisione Bilanci e Segnalazioni di Vigilanza in Banca d'Italia. XBRL in banca significa
COREP (armonizzazione delle segnalazioni di vigilanza prudenziale) e
FINREP (disclosure di bilancio): sono questi i progetti che hanno fatto conoscere XBRL alle banche europee, e in tutti e due la Banca d'Italia ha svolto un ruolo da protagonista. La vera "bomba" dell'intervento è stata la parte sull'imminente riforma della matrice dei conti, che mira ad aggiornare, razionalizzare e
semplificare le segnalazioni di vigilanza. Tra i principi guida c'è appunto l'integrazione con i framework armonizzati in sede europea (FINREP, COREP,
statistiche BCE, ecc.). La riforma della matrice, ha affermato Calandrini, è il primo passo. Nel prossimo futuro si avranno ulteriori evoluzioni connesse
con il processo di convergenza delle frequenze e dei tempi di invio a livello
UE, con l'evoluzione degli schemi armonizzati e la raccolta dati per il Secondo Pilastro. Fa parte del pacchetto anche l'acquisizione dei bilanci bancari in formato elettronico.
Avremo quindi una tassonomia per i bilanci bancari validata dalla Banca d'Italia e coerente con gli schemi armonizzati a livello di supervisori europei.
Il gruppo Montepaschi è stato il primo a pubblicare il suo bilancio in XBRL. Adesso aspettiamo che un numero crescente di banche si unisca alla schiera degli sperimentatori.
Su XBRL e banche è intervenuto
Domenico Santececca, direttore centrale dell'ABI. Il suo intervento ha riguardato le potenzialità di XBRL nel dialogo banca-impresa grazie all’applicazione nel Corporate Banking Interbancario (CBI). Santececca (che è il presidente dell'Associazione per il CBI) ha illustrato le potenzialità di questa rete come veicolo di trasmissione di contenuti XBRL tra impresa e impresa, tra impresa e banca (pensiamo alle pratiche di fido) e come punto di accesso verso la rete delle Camere di commercio. In effetti CBI2 può dischiudere l'accesso ad una miniera di informazioni per la gestione online delle tesorerie aziendali, e XBRL può essere benissimo il linguaggio di codifica di queste informazioni. Un altro fronte interessantissimo che si apre.
Luca