Creare documenti leggibili in XBRL: rendering e microformat

Sun 9 Sep 2007, 06.01 Stampa

Propongo un blog tecnologico tra i tanti di argomento creditizio.
XBRL è una tecnologia dalle grandi promesse. E' anche molto complicata, e i vendor stanno cercando strade nuove per offrire più facilità d'uso agli utenti finali. Ad esempio, per ottenere da dati XBRL (tecnicamente, da un instance document) un report finanziario ben formattato e pronto per la pubblicazione occorre una marea di metainformazioni: il presentation linkbase, che definisce la struttura logica e gerarchica delle voci, il calculation linkbase, che contiene le formule di aggregazione (sarà integrato dal formula linkbase, che contiene le formule e le regole di controllo validità più evolute), il label linkbase, che contiene le descrizioni delle voci, il definition linkbase, che contiene la struttura dei dati multidimensionali secondo la specifica XBRL Dimensions. Purtroppo questa cornucopia di risorse non basta allo scopo: se nel prospetto si vuole inserire una tabella, un testo libero, un titolo, con determinati layout, caratteri, ecc., lo si deve fare nell'applicazione che elabora i dati XBRL con altre tecnologie, la più semplice è quella dei fogli stile xslt (utilizzata anche da Infocamere nella sperimentazione GAAP Italia, si veda la Guida utente).
Il consorzio XBRL International sta cercando di includere nello standard anche questa funzionalità, attraverso le specifiche sul rendering , di cui è stata pubblicata in luglio un'analisi dei requisiti.
Corefiling, un importante vendor di soluzioni per gestire informativa finanziaria in XBRL, sta esplorando una scorciatoia al problema: i microformat, illustrati in questo wiki. Con questa soluzione, l'utente crea un documento html (o meglio, xhtml, conforme a xml), bello e leggibile, contenente i dati che intende rappresentare in xbrl. I suddetti dati sono etichettati con dei tag secondo le specifiche microformat. Con semplici fogli stile, il file xhtml viene processato per estrarne un'istanza xbrl. In questo modo, xbrl viene utilizzato soltanto come dizionario dati, per associare alle informazioni gli opportuni codici identificativi delle voci contabili e degli attributi dei loro valori (unità di misura, entità rendicontante, periodo, ecc.): sta all'utente creare il documento formattato, e non è detto che lo faccia utilizzando risorse xbrl.
Da quanto detto ricaviamo un messaggio importante, specie per chi si accosta a xbrl per la prima volta: non aspettatevi nulla di magico da questa tecnologia, per trarne cose utili occorrono strumenti adeguati, e questi non sono ancora maturi al 100%.

Luca

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