Saluti dal Passo Valles (XBRL arriva anche lì)
Tue 24 Jul 2007, 22.02 Stampa
Questa settimana troverete meno aggiornamenti sul blog perché sono in vacanza con un gruppo di studenti universitari di Trento, Trieste e Udine. Bellissima settimana. Oggi siamo andati in gita dal Passo Valles (tra Falcade e la foresta di Paneveggio, sopra Predazzo). Se vi piace il paesaggio dolomitico, qui trovate il meglio: Pale di San Martino, Civetta, Pelmo, Marmolada. Dal Passo abbiamo raggiunto il rifugio Mulaz, sotto l'omonima cima, in tutto tre ore e mezza di cammino.
Eravamo partiti con il gruppo dei "tranquilli", poi ci siamo voluti levare lo sfizio, e abbiamo raggiunto il gruppo dei "baldi" al rifugio. Loro sono ripartiti subito, noi abbiamo preso the, caffé e torte (ottime) dentro il rifugio, festeggiando il compleanno della mamma di Eleonora (autrice del recente
paper sulla cartolarizzazione).
Siamo ripartiti alle 14.00, con qualche nuvola e molto vento. Abbiamo dovuto scendere poi risalire verso il passo Venegiota. A pochi minuti dal passo è squillato il cellulare: era la dottoressa Giachetti dell'ABI, che mi riferiva della riunione del consiglio direttivo dell'Associazione XBRL Italia: avevo sottoposto qualche giorno fa una breve proposta di gruppo di lavoro sulla pratica elettronica di fido standard in formato XBRL. Pare che il Direttivo abbia espresso un assenso unanime. Benissimo! (con un po' di fiatone, perché stavo arrancando verso il suddetto passo Venegiota). Abbiamo lavoro per settembre.
L'ultima ora è stata perturbata. Dopo lo scollinamento ha cominciato a tirare vento a raffiche. L'amico Lucas (un bahiano trapiantanto a Rovereto) mi ha urlato: "Luca, spegni il cellulareee ..."". Ed io "Perchéee?". "I fùlminiii ...". Spento.
L'ultimo quarto d'ora è arrivata una spruzzata di grandine di piccolo diametro. Ci siamo un po' infradiciati (o "mizadi", come dicono i trentini), ma eravamo ormai a pochi passi dalle auto e a pochi chilometri dall'albergo e da un cambio di indumenti asciutti.
Ma non è finita. Riaccompagnando a Trento Elenora, sua mamma e un altro amico che è venuto a trovarci, sono passato al Passo Oclini, tra Cavalese e Bolzano. Lì mia moglie e Giovanni (il nostro piccolo, non tanto piccolo, ma è l'ultimo che ci è rimasto) passano una settimana di vacanza con un gruppone di famiglie. Ci siamo scambiati le autovetture (domani la
smefinmobile fa il tagliando degli 80.000 km). Cristina indossava la T-shirt con la mia foto da bambino, in cui saluto levandomi il cappello da alpino. Sotto c'è la citazione di Totò "Signori si nasce, e io modestamente lo nacqui" (regalo di mia sorella, che è una creativa affettuosa).
In un'ora eravamo (finalmente) a Trento, con la luce pura che si vede dopo i temporali.
Viva le mamme che compiono gli anni e offrono torte e bevande calde! Viva le pratiche di fido standard in formato XBRL sulle alte cime! Viva la grandine che precipita prima di raggiungere un diametro superiore ai due millimetri! Viva le docce calde e gli asciugacapelli! Viva le mogli che ci pensano!
Viva l'Italia!
Luca