La Calabria e il volo del calabrone
Fri 25 May 2007, 23.04 Stampa
Mi ero dimenticato della promessa fatta venerdì scorso: di parlare del mio viaggio in Calabria. Rimedio tardivamente. Dopo il mercoledì a Perugia, giovedì 17 maggio, alle 4.30, mi sono messo in marcia per raggiungere Catanzaro via Verona, Roma, Lamezia Terme. Alle 11.30 avevamo un appuntamento presso la filiale della Banca d'Italia per il progetto Banca popolare delle province calabre. Nel centro di Catanzaro si passeggia volentieri. La città è cresciuta in una posizione arroccata su un gruppo di alture, insufficiente per lo sviluppo urbanistico, ma questa è la sua caratteristica. Il traffico sulle vie d'accesso è intenso, tant'è che abbiamo preso la funicolare per raggiungere il centro. In compenso è a pochi chilometri da ben due mari. Nei dintorni ho ammirato il belpaesaggio ancora verde (da turista agostano l'avevo trovato brullo). Se avesse i servizi del Trentino, per dire un nome, sarebbe il posto ideale per vivere (tra l'altro trentini e calabresi hanno diverse cose in comune).
Non vi dirò dei contenuti dell'incontro, ma delle riflessioni maturate lavorando su questo progetto.
Mentre si sta realizzando la mega-fusione tra Unicredito e Capitalia, un gruppo di soci promotori, autonomi rispetto a gruppi o reti bancarie, sta lanciando il progetto di una banca popolare locale. Cosa d'altri tempi, penserà qualcuno, per di più in un ambiente non facile. In realtà, studiando il progetto, mi sono reso conto che ce la si può fare. Si deve imboccare un sentiero ben tracciato, senza farsi tentare da voli pindarici. Serve un capitale adeguato, un direttore capace ed esperto del territorio, un operoso factotum che mandi avanti la maccchina operativa, e un controller competente e determinato. Il tutto con molto outsourcing, per abbattere gli investimenti e i costi operativi. Bisogna poi far funzionare la rete commerciale, formando molto bene gli addetti. In Calabria c'è una buona disponibilità di figure professionali bancarie, sia junior (Cosenza ha una buona università) che senior.
La costituenda Banca popolare ha raccolto l'adesione di circa 1500 soci: ha quindi un potenziale di sviluppo che va oltre la sua rete di sportelli fisici. che però va coltivato creativamente.
Sono fiducioso che si possa vincere questa sfida alle leggi della microeconomia bancaria, come il calabrone librandosi smentisce le leggi del volo. Bisogna formare la squadra giusta, evitare gli errori e (naturalmente) lavorare sodo.
Luca