Incontro a Perugia
Sat 19 May 2007, 18.35 Stampa
Anche quest'anno mi sono perso la corsa dei ceri di Gubbio: dovevo scendere un giorno prima! Da marzo 2006 stiamo lavorando con Flavio Aldrighetti al progetto sul sistema della garanzia fidi in Umbria commissionato da
Gepafin e ATI Prisma (associazione tra i confidi della Regione). Mercoledì scorso, 16 maggio, sono sceso a Perugia per un incontro di discussione dei risultati con i committenti. Non voglio anticipare i contenuti di una ricerca non ancora conclusa (avremo il seminario di presentazione in giugno). Posso però accennare ad alcuni problemi che sono emersi discutendo lo studio, problemi che non interessano soltanto l’Umbria.
Le Regioni non sono pienamente soddisfatte dei loro sistemi di garanzia, e vorrebbero rafforzarli, promuovendo le fusioni tra confidi, modificando le forme di sostegno, dando più spazio e risorse alle finanziarie regionali, o tutte e tre le cose. I confidi locali non gradiscono questo interventismo, nel quale vedono il pericolo di essere disintermediati. Regioni e confidi locali devono fare i conti con mega-confidi interregionali che puntano a crescere aggressivamente senza limiti territoriali. Questa minaccia mette in apprensione i confidi locali, che rispondono aggregandosi con soggetti affini, oppure si rassegnano alleandosi con i mega-confidi (o facendosi assorbire). Risultato? I progetti di riassetto promossi dall’ente pubblico sono frenati dai confidi. Tutti rivendicano l’accesso alle risorse pubbliche e ai fondi di controgaranzia. In questo panorama contrastato non è facile mettere a punto le soluzioni adatte per adeguarsi a Basilea 2: non è chiaro a chi sono rivolte, e se ci sarà la capacità di coordinarsi per farle funzionare a livello di sistema. Non è chiaro nemmeno quali siano le struttura di garanzia più efficienti, né quanto costino, e quale parte del costo debba essere coperta da aiuti pubblici.
A volte dubito che si riesca a riformare il sistema consensualmente, e temo un processo di selezione darwiniana nel quale non è detto che sopravviva il più capace, tante sono le interferenze nei meccanismi di mercato. Torno ad essere ottimista quando si discute dei problemi in concreto, come nella riunione di Perugia: mettendo in primo piano la ricerca di soluzioni pratiche, è più facile intendersi su quello che si può fare e non si può fare, ed aprire prospettive di azione comuni. C’è però ancora tantissimo lavoro da fare per mettere a fuoco i problemi.
Luca