Garanzie su fondi pubblici conformi a Basilea 2? La scommessa di Unionfidi Lazio
Wed 19 Jul 2006, 08.46 Stampa
Unionfidi Lazio è un ente di garanzia in forma di spa promosso dalla Regione Lazio a cui partecipano le principali associazioni di categoria. Unionfidi eroga principalmente garanzie dirette, non controgaranzie, avvalendosi di fondi regionali ottenuti in gestione. In vista di Basilea 2, ha costruito un nuovo veicolo che, nelle sue intenzioni, dovrebbe fornire garanzie efficaci anche nei confronti di banche che adottano l'approccio standard. Il meccanismo è il seguente: Unionfidi ha definito una convenzione per il rilascio di garanzie a fronte di pool di prestiti a imprese che superano una soglia di rating minimo più elevata rispetto agli altri programmi posti in essere. Ha chiesto ad un'agenzia di rating (Fitch) di sottoporre a rating il suddetto meccanismo di garanzia a livello di portafoglio convenzionato multibanca, dato un moltiplicatore esposizioni garantite / fondi pubblici. In realtà, il moltiplicatore massimo sostenibile è calibrato nel processo di rating: dato un livello di rating target, la qualità media del portafoglio e la sua granularità e diversificazione, si fissa l'importo massimo delle esposizioni garantite in modo che i fondi pubblici siano sufficienti a coprire le perdite potenziali massime con un grado di confidenza corrispondente alla probabilità di default di tale rating. Nello specifico, dato un target rating di A, ne è risultato un moltiplicatore massimo di poco superiore a 2.
Secondo gli ideatori, questo meccanismo supporta garanzia eleggibili per Basilea 2. Penso che il ragionamento faccia leva sulla presenza di un rating esterno di rango A, quindi sufficiente rispetto ai requisiti soggettivi di una garanzia di tipo personale con l'approccio standard. In realtà faccio fatica a ricondurre questo schema ad una delle fattispecie valide per la nuova normativa sul rischio di credito: il modello Unionfidi non è una garanzia personale (la copertura è assicurata dai fondi pubblici, sui quali si basa il rating, che non è il corporate rating di Unionfidi), non è una forma di cartolarizzazione (non ci sono limitazioni per fasce di first loss), è di fatto un programma assistito dalla garanzia dei fondi pubblici entro un massimale non automaticamente adeguato in caso di perdite eccedenti.
Teniamo conto che un moltiplicatore di 2 a 1 non è particolarmente efficiente. Tra l'altro, un rating di rango A, corrisponde a un risk weight del 50% con l'approccio standard, più del doppio del peso (20%) di un garante bancario o 107. Data la natura chiusa del veicolo, il rating del fondo è destinato a peggiorare all'accumularsi delle insolvenze, a meno che in fondi pubblici vengano rabboccati,
Forse mi sfugge qualche fattispecie tra le righe della normativa, che invece gli ideatori hanno ben presente. Sarebbe interessante discuterne.
Luca